Dermatologia ed estetica
Forfora
Trattamento della forfora
Il primo passo nel trattamento della forfora consiste solitamente nell’acquisto di shampoo antiforfora generici, che vengono però spesso impiegati in modo inappropriato: lavaggi troppo frequenti o frizioni troppo aggressive, per esempio, possono alterare il mantello idrolipidico (cioè lo strato di molecole complesse che protegge gli strati superficiali della cute), causare danni al fusto del capello, provocarne la fragilità e la caduta (una vera e propria alopecia traumatica) e, infine, causare una dermatite da contatto.
La gestione della forfora cambia, come si è visto, a seconda del tipo di alterazione dermatologica che ne è all’origine, in particolare in funzione del fatto che la cute del soggetto possa avere tendenza atopica oppure seborroica.
Per molti anni si è sostenuto che la pelle di una persona affetta da dermatite atopica andasse lavata il meno possibile; in realtà vanno evitati i saponi sgrassanti e i detergenti troppo energici, a base di laurilsolfato di sodio; inoltre, è opportuno utilizzare con moderazione detergenti sintetici (i cosiddetti syndets) con ingredienti oleosi (glicerolo, acidi grassi). Per quanto riguarda la pelle seborroica, il trattamento ha come obiettivo quello di ridurre la quantità di sebo, la colonizzazione da parte del Malassezia furfur (il fungo all’origine della dermatosi) e l’infiammazione del cuoio capelluto, oltre che quello di rimuovere le squame.
In tutti i casi, la detersione risulta fondamentale e, nelle forme più lievi, può essere sufficiente a controllare la malattia: di conseguenza, i pazienti devono lavarsi i capelli spesso. Poiché la forfora non può essere eliminata definitivamente, i trattamenti devono essere ripetuti nel tempo. Lo shampoo deve essere utilizzato regolarmente (almeno 2-3 volte a settimana) e deve permanere a contatto con il cuoio capelluto per 5-10 minuti, così che il principio attivo abbia tempo di funzionare.
Ciò a volte contrasta con l’opinione comune secondo la quale lo shampoo antiforfora (quando scelto per il caso specifico, meglio se prescritto dallo specialista) è in genere più aggressivo del normale: in realtà, l’efficacia del prodotto è data dai principi attivi in esso contenuti e non dai tensioattivi (i veri responsabili della maggiore o minore aggressività del detergente).
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