Primo Soccorso
Traumi scheletrici
Distorsioni
Che cos’è una distorsione
La distorsione è un tipo di lesione di un’articolazione provocata da un movimento forzato la cui intensità supera la normale resistenza delle strutture responsabili della stabilità dell’articolazione stessa, ossia i legamenti e la capsula articolare. In altre parole, in una distorsione un’articolazione viene forzata oltre i limiti della sua consueta mobilità con un’energia tanto forte da superare la capacità di legamenti e capsula di “tenerla insieme”. Per comprendere questo fenomeno si pensi a ciò che accade quando prendiamo una storta a una caviglia: il piede “ruota” lungo il bordo esterno e il peso del corpo va a forzare i legamenti del lato esterno fino a determinarne l’allungamento o anche la rottura. In altri casi il movimento abnorme avviene producendo vere e proprie torsioni dell’articolazione: è quanto accade, per esempio, a un calciatore che, a causa di una caduta in rotazione o di un brusco movimento del corpo, manda in torsione un ginocchio.
L’intensità della causa lesiva determina l’entità dell’escursione articolare abnorme, con la possibilità di perdere i normali rapporti tra i capi ossei (si arriva così a una condizione di sublussazione o di lussazione vera e propria) e di produrre a carico della capsula e dei legamenti un danno tanto maggiore quanto più intensa è la forza trasmessa all’articolazione.
I legamenti devono essere considerati come dei tiranti dell’articolazione, e nella distorsione possono essere danneggiati in modo lieve (si determina cioè un semplice allungamento delle fibre che li compongono, cosiddetta lesione di primo grado), o grave (rottura parziale o totale, lesione di terzo grado). A una lesione dei legamenti può associarsi anche la lacerazione più o meno estesa della capsula articolare (la membrana che circonda l’articolazione) e dei menischi, laddove siano presenti.
Dove possono avvenire le distorsioni?
Le articolazioni più colpite da traumi distorsivi sono il ginocchio, la caviglia, le articolazioni delle dita della mano e il piede. Ciascuna di queste presenta caratteristiche diverse e vari livelli di gravità, cui sono associate differenti tecniche di trattamento. Alcune lesioni interessano legamenti che sicuramente possono guarire con le cure descritte, in altri casi (per esempio nella rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio e del legamento collaterale ulnare del pollice) solo la chirurgia ricostruttiva potrà eliminare il rischio di una condizione invalidante di instabilità e conseguente pesante limitazione funzionale. Talvolta sarà l’entità della lesione a determinare la scelta di ricorrere o meno a un trattamento chirurgico (per esempio distorsione del ginocchio con concomitante presenza di lesioni legamentose e di un menisco).
Segni e sintomi
In seguito a una distorsione compare un dolore immediato, di intensità variabile e proporzionale all’intensità del trauma ricevuto, ma non sempre in rapporto diretto con la gravità dei danni subiti. Al momento della distorsione il soggetto può anche avvertire una sensazione di stiramento come pure uno schiocco o uno scroscio a livello dell’articolazione interessata: se questo accade, bisogna stare molto attenti e riferirlo al medico, il quale potrà meglio orientare i suoi sospetti su ciò che è avvenuto e sul possibile danno riportato.
Nei traumi di lieve entità l’articolazione può risultare moderatamente dolente, senza arrossamento o gonfiore particolari.
In quelli più importanti, oltre all’intensità e all’immediatezza del dolore, può comparire gonfiore dell’articolazione interessata, che può denunciare anche la presenza di liquido all’interno dell’articolazione; inoltre ogni manovra che coinvolga l’articolazione comporta l’insorgenza di un vivo dolore anche per minimi movimenti articolari o, come capita nel caso di interessamento della caviglia o del ginocchio, ai tentativi di stare in piedi o di camminare. Quando sono coinvolte tali articolazioni, capita anche che il soggetto avverta una sensazione di instabilità, ovvero di anomalo spostamento di una parte ossea rispetto all’altra, con conseguente cedimento improvviso e doloroso. Il versamento articolare, ossia la formazione di una raccolta di liquido all’interno della capsula articolare, può essere causato anche da una semplice reazione infiammatoria della membrana sinoviale situata all’interno della capsula, spesso non immediata ma insorgente gradualmente nelle ore successive, e in questo caso è costituito da liquido sieroso (idrartro). Nei traumi distorsivi più consistenti si verifica anche la lesione di vasi sanguigni, per la lacerazione della capsula stessa e più precisamente della membrana sinoviale posta al suo interno, e si forma più o meno rapidamente un versamento di liquido francamente ematico (emartro).
La complessità delle lesioni che possono accompagnarsi a una semplice distorsione impone sempre una prudente valutazione del danno subito e richiede, nel caso di sintomi intensi o persistenti, una valutazione da parte di un medico (con carattere d’urgenza nel caso di traumi particolarmente intensi nei quali potrebbero coesistere delle fratture), per una scelta terapeutica corretta, mirata e tempestiva.
Cosa fare subito
Nell’immediatezza di un trauma distorsivo è necessario applicare ghiaccio (ricordarsi sempre di interporre un panno tra ghiaccio e pelle) e porre a riposo l’articolazione colpita; successivamente, il grado di dolore e di limitazione della funzionalità della zona colpita determineranno l’eventuale ricorso a cure mediche più o meno immediate. La distorsione semplice (dolore limitato, minimo gonfiore dell’articolazione e assente o lieve limitazione funzionale) non necessita di cure particolari: saranno sufficienti il riposo e un’eventuale terapia antidolorifica o antinfiammatoria.
Cosa possono fare gli ortopedici
Tutti i traumi articolari devono essere valutati con la giusta attenzione, considerando che cure non adeguate possono causare postumi anche seri a distanza, e non soltanto a carico delle articolazioni maggiori. Infatti è noto come le distorsioni delle articolazioni delle dita della mano, in particolare se non trattate o trattate in modo scorretto, risultino dolenti a lungo e spesso con postumi di limitazione funzionale. In presenza di lesione di uno o più legamenti sarà necessario un trattamento che comporta l’immobilizzazione dell’articolazione colpita, con modalità e durata variabili. In questi casi è possibile utilizzare stecche metalliche, bendaggi funzionali (confezionati con apposite bende adesive e particolari tipi di cerotto), tutori, bendaggi in resina o apparecchi gessati. La durata del trattamento è variabile in funzione del tipo di articolazione e del legamento interessato: in genere si tende a limitare il più possibile l’immobilizzazione completa, privilegiando un graduale passaggio alla mobilizzazione dell’articolazione, meglio se in modo assistito dal fisioterapista, secondo le valutazioni e le indicazioni date dal medico. Questo permette il precoce recupero della funzionalità, pur nel rispetto dei tempi necessari alla guarigione “biologica”, ovvero alla cicatrizzazione delle lesioni riportate dall’articolazione .
Cosa fare dopo l’immobilizzazione a seguito di una distorsione?
Non bisogna riprendere subito la normale attività fisica, compresa quella sportiva. È assolutamente necessario un periodo di rieducazione funzionale e di recupero della forza muscolare, fino al ritorno al pieno controllo neuro-muscolare dell’articolazione. In particolare risulta determinante seguire uno o più cicli di ginnastica propriocettiva, con l’obiettivo di riacquistare l’equilibrio funzionale-spaziale che viene perso a seguito del danno articolare (e che è invece fondamentale per evitare che lo stesso trauma distorsivo si ripeta più volte nel tempo).
Altro inPrimo Soccorso