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Apparato digerente
Diarrea
Il vomito e la diarrea rappresentano sintomi piuttosto comuni, tipici di malattie assolutamente benigne e che si risolvono da sole, per esempio alcuni tipi di influenza. Questi sintomi possono però presentarsi anche in corso di malattie più gravi, che devono essere riconosciute e curate rapidamente dal medico.
Si parla di diarrea in caso di aumento del peso delle feci prodotte (sopra i 200-250 g al giorno), di incremento del numero di evacuazioni (superiore a 3 al giorno) o dell’emissione di feci liquide o semiliquide.
Può capitare a tutti di avere occasionalmente un’evacuazione di feci con consistenza ridotta o di evacuare più volte al giorno, senza che ciò costituisca necessariamente una malattia.
Cosa fare
In caso di comparsa di vera e propria diarrea è consigliabile osservare per alcuni giorni la situazione: se le evacuazioni tendono progressivamente a normalizzarsi è verosimile che si sia trattato di un episodio acuto (nella maggior parte dei casi su base infettiva, da parte di virus o batteri, come nelle cosiddette influenze intestinali), che tenderà a risolversi spontaneamente. È fondamentale bere molto per compensare la perdita di liquidi con le feci: è falso, come si dice, che bere più liquidi peggiori la diarrea. È preferibile bere acqua semplice o tè, evitando latte, bevande gassate o succhi di frutta, che potrebbero peggiorare la situazione.
Non ci sono limitazioni specifiche per l’alimentazione, ma in genere - specie nelle forme collegate a banali infezioni virali - è utile stare un po’ di ore a digiuno o seguire una dieta leggera e con poche fibre, evitando in particolare frutta e verdura (o al massimo consumandole frullate molto bene). Poiché nella maggior parte dei casi la diarrea acuta è su base infettiva, può essere utile l’assunzione dei cosiddetti fermenti lattici, che ripristinano la flora batterica intestinale normale, riducendo di conseguenza i microrganismi all’origine dei sintomi.
Cosa non fare
In generale, è meglio evitare i farmaci antidiarroici: la diarrea rappresenta spesso un meccanismo di difesa dell’intestino contro germi di vario tipo e bloccare questa reazione dell’organismo con dei farmaci potrebbe prolungare l’infezione.
Non si deve dimenticare, inoltre, che molte diarree acute (specie nei bambini), comprese quelle in corso di influenze intestinali, sono provocate da virus: è dunque del tutto inutile, oltre che controproducente, intraprendere una terapia antibiotica.
Quando rivolgersi al medico
Se la diarrea non si attenua o non si risolve nell’arco di alcuni giorni è opportuno contattare il medico, che potrà decidere se effettuare una valutazione più approfondita, in linea di massima con esami delle feci (esame chimico-fisico, ricerca dei parassiti, coltura) ed eventualmente del sangue (soprattutto se le condizioni generali del paziente appaiono compromesse). La presenza di sangue nelle feci in corso di diarrea va sempre considerata con attenzione, informando il medico. Talvolta l’emissione di sangue può essere legata anche solo a un’irritazione anale, con la formazione di ragadi o l’escoriazione di emorroidi (in questo caso si avrà l’emissione di sangue rosso vivo al termine dell’evacuazione, rilevabile in forma di gocce nel gabinetto oppure sulla carta igienica), oppure a particolari agenti infettivi che provocano un’emorragia intestinale. Altre volte, al contrario, la presenza di sangue, specie se abbondante e mescolato alle feci, può costituire un segnale di allarme (indicando, per esempio, la presenza di malattie tumorali o infiammatorie severe dell’intestino). L’emissione di feci nere semiliquide, particolarmente maleodoranti e untuose (che rappresentano la cosiddetta melena) costituisce il segno di un’emorragia digestiva nella parte alta del tubo digerente (causata per esempio da un’ulcera dello stomaco o del duodeno) e richiede un immediato accesso in Pronto soccorso.
È possibile prevenire la diarrea?
Dal momento che le diarree acute nella maggior parte dei casi sono dovute ad agenti infettivi, le comuni abitudini igieniche, come lavarsi bene le mani prima dei pasti, lavare accuratamente frutta e verdura, consumare alcuni alimenti (come le uova e le carni) solo dopo cottura, sono molto utili per prevenire episodi di diarrea.
È inoltre importante fare attenzione ai contatti con i familiari affetti da diarrea, osservando scrupolosamente le norme igieniche ed evitando il più possibile il contatto, anche indiretto, con le loro feci.
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