Ulcera dello stomaco
L’ulcera gastrica consiste in una profonda lesione della parete dello stomaco che deriva da un effetto nocivo degli acidi e degli enzimi prodotti dalle cellule gastriche. Essa costituisce una quota rilevante delle cosiddette ulcere peptiche, che sono dovute al medesimo meccanismo e che possono essere teoricamente localizzate pressoché lungo tutto il tubo digerente anche se colpiscono preferibilmente lo stomaco e il duodeno.
All’inizio del secolo scorso le ulcere venivano considerate la conseguenza di stress di vario genere e di un’alimentazione scorretta e venivano quindi curate con il riposo a letto e con una dieta leggera.
Successivamente è stato invece evidenziato il ruolo importante giocato dall’eccesso di secrezione acida rispetto alle difese dello stomaco, indirettamente confermato dall’evidenza di efficacia dei farmaci in grado di ridurre l’acidità gastrica o di proteggere la mucosa.
Il ruolo dell’Helicobacter pylori L’ulcera peptica in generale e quella gastrica in particolare sono state considerate a lungo delle malattie croniche, poiché presentavano la tendenza a recidivare. Negli anni ottanta del Novecento si è invece compreso che nella maggior parte dei casi queste ulcere sono causate dall’infezione da parte di un batterio (l’Helicobacter pylori) oppure dall’assunzione di farmaci antinfiammatori non steroidei, i cosiddetti FANS.
L’Helicobacter pylori è un batterio adattato a vivere nello stomaco, grazie alla produzione di sostanze che lo proteggono dall’acidità elevata e alla capacità di ancorarsi alla mucosa. Si stima che l’infezione da Helicobacter pylori interessi circa la metà della popolazione mondiale e che venga acquisita essenzialmente in età infantile. Altri studi indicano un aumento progressivo della percentuale di soggetti infetti con l’età, stimando che nei Paesi occidentali il 20% circa delle persone sotto i 40 anni e il 50% di quelli sotto i 60 “ospiti” questo batterio nel proprio stomaco. L’infezione risulta nella maggior parte dei casi asintomatica e spesso i soggetti interessati ne sono del tutto ignari. In altri casi l’infezione provoca nello stomaco un’infiammazione (gastrite) che tende a persistere nel tempo oppure determina la formazione di vere e proprie ulcere, che senza l’eliminazione del batterio tendono a ripresentarsi dopo una temporanea cicatrizzazione.
Il ruolo dei FANS Le terapie attuate con FANS, specie se protratte nel tempo, provocano in una buona quota di pazienti la comparsa di lesioni superficiali della mucosa gastrica, che tuttavia si rivelano nella maggior parte dei casi asintomatiche e non gravi. In alcuni casi si può avere però anche la formazione di ulcere, che possono dare luogo ai loro relativi sintomi e complicanze. Nei pazienti che assumono i FANS le lesioni gastriche sono causate da un lato da un’azione lesiva diretta dei farmaci e dall’altro da una riduzione delle difese naturali della mucosa, dovuta al meccanismo molecolare d’azione di questa categoria particolare di farmaci.
Gli altri farmaci “colpevoli” Vi sono anche altri farmaci in grado di provocare delle ulcere gastriche; tra di essi, quelli di più ampio impiego e quindi da assumere con specifiche precauzioni sono i bisfosfonati, molto utilizzati per la prevenzione e il trattamento dell’osteoporosi. In generale, comunque, si consiglia una terapia di protezione per lo stomaco per i pazienti che effettuano terapie con farmaci multipli. Altre cause più rare di formazione di ulcere gastriche comprendono alcune particolari condizioni in cui la secrezione acida dello stomaco aumenta in maniera anomala per la presenza di neoplasie che producono ormoni in grado di stimolarla (per esempio i cosiddetti gastrinomi, che provocano la sindrome di Zollinger-Ellison, in cui si ha la formazione di ulcere multiple ricorrenti). Alcune droghe, l’abuso di alcolici e il fumo possono favorire la formazione di ulcere, mentre non è stato evidenziato alcun rapporto diretto tra le ulcere e l’alimentazione e neppure tra ulcere e stress, salvo quello particolarmente intenso provocato, per esempio, da eventi eccezionali come le guerre oppure da traumi di elevata violenza o patologie molto gravi.
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