Primo Soccorso
Apparato digerente
Cattiva digestione
Tutte le persone, per lo meno qualche volta nella vita, fanno l’esperienza di digerire male un pasto. Questo evento è dovuto alla permanenza prolungata degli alimenti nello stomaco, che fatica a trasformarli a sufficienza perché possano passare nell’intestino ed essere sottoposti alle fasi successive del processo digestivo. Non c’è, al contrario, alcuna corrispondenza, come talora si sente erroneamente dire, tra malattie del fegato e malattie delle vie biliari da una parte e disturbi lamentati come “cattiva digestione” dall’altra.
Disturbi
La maldigestione si manifesta in genere con una sensazione di peso nella parte alta dell’addome, accompagnata da vago malessere ed eruttazioni, ed è spesso legata a un pasto abbondante o contenente cibi particolari. Essa non rappresenta di per sé un evento patologico o preoccupante, ma risulta sicuramente molto fastidiosa.
Cosa fare
Alcuni rimedi semplici in caso di digestione prolungata o difficoltosa consistono nell’assumere tisane digestive (in genere confezionate con piante come menta, liquirizia, anice, carvi, cumino, zenzero, camomilla), caffè (che stimola la secrezione di succhi gastrici e facilita quindi la digestione) oppure bicarbonato sciolto in un bicchiere d’acqua. In caso di abbondante aria intestinale sono utili le tisane a base di finocchio e camomilla.
Cosa non fare
Assumere digestivi alcolici o farmaci senza prescrizione medica.
Quando rivolgersi al medico
Può essere necessario rivolgersi al medico quando gli episodi di maldigestione sono frequenti e si verificano anche senza l’assunzione di pasti abbondanti. In questi casi il problema può derivare da un rallentamento dello svuotamento gastrico: l’assunzione prima del pasto di uno dei cosiddetti farmaci procinetici può essere di notevole aiuto. È opportuno chiedere consiglio al medico anche quando la maldigestione si accompagna a sintomi come il bruciore alla “bocca dello stomaco” o al petto (che può essere dovuto alla presenza di un reflusso acido gastroesofageo) o il dolore (sintomo che può essere legato alla presenza di lesioni dello stomaco, dell’esofago o del duodeno): in questi casi il medico valuterà l’opportunità di eseguire accertamenti più approfonditi o di somministrare una terapia specifica.
Come prevenire la cattiva digestione
Le misure più semplici per contrastare questo problema consistono nell’evitare i pasti troppo abbondanti e gli alimenti che il soggetto abbia individuato come “maldigeribili”. È buona norma, inoltre, mangiare con calma, con bocconi piccoli e masticando molto bene, evitando di parlare eccessivamente durante il pasto per non ingerire troppa aria.
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