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Temperatura corporea
Rilevare la temperatura corporea
Prima di illustrare le modalità per misurare la temperatura, è indispensabile chiarire che essa varia con l’età.
Un altro importante aspetto da precisare è la differenza che esiste tra temperatura interna ed esterna. Questo concetto spesso non è chiaro o viene frainteso: la temperatura cutanea (ascella) è solitamente definita esterna ed è più bassa di circa mezzo grado rispetto a quella rettale (interna). Quando possibile, si dovrebbe sempre effettuare la misurazione della temperatura orale.
Le zone in cui più di frequente si rileva la temperatura corporea sono: l’ascella, il retto, la bocca, il timpano.
Ognuna delle suddette sedi corporee presenta vantaggi e svantaggi per la rilevazione, quindi è bene sottolineare gli aspetti più importanti.
La bocca dovrebbe essere la principale sede in cui controllare la temperatura (temperatura orale), anche se in alcuni casi i risultati possono essere falsati dall’uso di ossigeno o dall’ingestione di sostanze calde e fredde, per ovviare a quest’ultimo inconveniente basta attendere mezz’ora dall’introduzione di bevande o cibo.
Nel caso si utilizzi l’ossigeno è preferibile misurare la temperatura nel retto (temperatura rettale).
La zona ascellare (temperatura ascellare) è indicata quando né la via rettale né la via orale sono utilizzabili.
Come ultima possibilità per misurare la temperatura si utilizza il timpano (temperatura timpanica). Il timpano è una zona particolarmente irrorata dal sangue, pertanto i valori sono lievemente più alti della temperatura orale (0,1 °C).
La scelta della sede adatta varia d in base al tipo di paziente a cui si deve misurare la temperatura.
Se il soggetto presenta lesioni in bocca o è stato recentemente operato al mascellare, la rilevazione orale non è consigliabile così come è vivamente sconsigliata in caso di soggetti incoscienti, in coma, predisposti a crisi epilettiche o dementi: il rischio che mordano il termometro e ingeriscano vetro e mercurio è elevatissimo.
La sede rettale è molto usata, i valori sono attendibili ma viene sconsigliata per quei pazienti che hanno subito operazioni al retto, per i portatori di emorroidi e quando l’ampolla rettale è piena di feci dal momento che tale condizione rende la rilevazione poco attendibile. Si raccomanda poi di preferire un’altra sede se il paziente è cardiopatico: la stimolazione locale provocata dal termometro può in rari casi rallentare i battiti cardiaci.
La misurazione della temperatura timpanica è comoda, indolore ed è particolarmente utilizzata con i bambini. I risultati non sono sempre attendibili in quanto la presenza di cerume può falsare i risultati sottostimandoli.
La sede ascellare è sicuramente la più sicura, ma anche quella più a rischio di errori.
Tipi di termometro
Oltre alla scelta delle varie sedi per la rilevazione della temperatura, grande importanza riveste il tipo di termometro da utilizzare.
Visto il recentissimo ritiro dal commercio dei tradizionali termometri a mercurio, i principali tipi di termometro che si possono acquistare oggi in farmacia sono:
- i termometri elettronici;
- i termometri elettronici a infrarossi.
I termometri elettronici hanno forma simile a un termometro tradizionale, ma rilevano la temperatura elettronicamente. Il risultato della rilevazione viene visualizzato su un display.
I termometri elettronici a infrarossi possiedono un sensore a energia infrarossa in grado di percepire una fonte di calore.
Ogni apparecchio ha tempi di applicazione che variano da pochi secondi per quelli elettronici, fino a due minuti per quelli a mercurio in sede rettale e orale e a otto minuti per la sede ascellare.
Come procedere
Per la misurazione della temperatura corporea si deve innanzitutto preparare il materiale necessario (guanti, lubrificante, garze) e scegliere la sede di rilevazione più opportuna. Dopodiché procedere come segue.
- Fare assumere alla persona una posizione comoda: seduta per la temperatura timpanica, sdraiata sul fianco sinistro per la temperatura rettale ecc.
- Rispettare i tempi di contatto: 2-3 minuti per la rilevazione orale e rettale (termometro a mercurio), 8-9 minuti per quella ascellare (termometro a mercurio). I termometri elettronici solitamente emettono un segnale acustico alla fine della misurazione.
- Per la rilevazione orale: inserire il termometro in uno dei due lati della bocca, sotto la lingua.
- Per la rilevazione rettale: lubrificare lievemente il termometro, inserirlo ruotandolo leggermente e invitare il paziente di inspirare durante l’inserimento; il termometro deve penetrare per circa tre centimetri.
- Per la rilevazione ascellare: il bulbo del termometro deve rimanere al centro dell’ascella, controllare che la zona sia bene asciutta; nel caso di soggetti molto magri vi possono essere problemi nel contatto del bulbo con la pelle. Per la rilevazione timpanica: afferrare il padiglione auricolare e tirarlo gentilmente verso l’alto e indietro, inserire lentamente il termometro nell’orecchio fino a quando si incontra resistenza. Non causare dolore.
Per avere un’idea chiara della temperatura durante l’arco della giornata e della settimana, può essere utile segnare i valori rilevati su un’apposita scheda.
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