Assistere un familiare
Le ulcere delle gambe
La qualità della vita dei soggetti portatori di ulcere risente della complessità dei bisogni che la loro condizione comporta e chi si occupa di assisterli spesso incontra notevoli difficoltà nella gestione di questo tipo di patologia. Il servizio infermieristico domiciliare segue i pazienti che ne hanno bisogno e spende moltissimo tempo nella cura delle persone con ulcere degli arti inferiori, ma non sempre riesce a far fronte all’aumento delle richieste: per questo motivo è bene essere pronti ad affrontare il problema o almeno le emergenze.
Circa l’1% della popolazione adulta soffre di ulcere degli arti inferiori (UAI) e l’incidenza aumenta con l’invecchiamento: il picco massimo si ha tra i 70 e gli 80 anni; tra i due sessi le femmine sono le più colpite (3:1). Molte persone anziane soffrono di ulcere degli arti inferiori (50%) e la causa principale è l’insufficienza venosa. In Italia si effettuano moltissimi ricoveri all’anno, circa 30.000, e la spesa sanitaria ammonta a circa 1500 euro pro capite. L’impatto delle ulcere sulla vita quotidiana è enorme, le maggiori limitazioni sono: dolore persistente, immobilità, disturbi del sonno, limitazioni nel lavoro e nello svago, mancanza di autostima, preoccupazioni e frustrazioni. A tali limitazioni si aggiungono: la fatica cronica, come risultato della mancanza di sonno adeguato, le infezioni della ferita e l’isolamento sociale. Di conseguenza, i pazienti con ulcere hanno una qualità della vitamolto più scarsa rispetto alle persone sane; anche le necessarie e assidue medicazioni influenzano le normali attività della vita quotidiana. Le ulcere non sono ferite comuni: sono infatti definite croniche poiché hanno scarsa tendenza alla guarigione spontanea e perdurano per più di 8 settimane. Il trattamento di queste lesioni deve seguire uno schema preciso e spesso richiede la presenza di personale qualificato, anche se è possibile addestrare un parente o un volontario all’esecuzione di medicazioni e bendaggi in alcune situazioni specifiche.
Classificazione delle ulcere
Ulcera venosa
Solitamente le lesioni più frequenti e benigne che si riscontrano nelle gambe sono costituite da ferite che hanno una causa (eziologia) venosa. Queste ulcere sono il prodotto finale dell’insufficienza venosa cronica (IVC). Le ipotesi alla base della loro insorgenza sono molteplici e come unico denominatore comune hanno l’ipertensione venosa (aumento della pressione all’interno delle vene), come conseguenza dell’IVC, e l’edema.
Ulcera arteriosa
Le ulcere arteriose sono lesioni che colpiscono pazienti affetti da occlusione delle arterie (arteriopatia obliterante) e non sono affatto benigne, cioè si manifestano come conseguenza di un’inadeguata circolazione nelle arterie di medie e piccole dimensioni. Alcune volte le ulcere sono causate dal distacco di emboli che occludono le arterie a valle. Le ulcere arteriose sono precedute da rossore (manifestazioni eritemato-cianotiche) in sedi particolari (metatarsi, dita). Quando lo stadio della malattia è avanzato, la riduzione del flusso sanguigno produce un dolore molto intenso e caratterizzato da scosse, dolori con sensazione di costrizione al polpaccio, difficoltà a compiere i movimenti (impotenza funzionale) e da un segno peculiare costituito da un aumento delle sofferenze se la gamba è sollevata (con il paziente sdraiato nel letto): infatti i soggetti con insufficienza arteriosa riferiscono di avvertire meno dolore stando seduti con i piedi appoggiati a terra. Quando l’arto viene sollevato, il piede tende a impallidire e il normale colorito si ripristina alcuni secondi dopo averlo riportato in posizione declive (test di riempimento capillare).
Le lesioni arteriose solitamente si presentano sulla parte anteriore ed esterna della gamba e del piede e hanno un aspetto peculiare, in quanto abitualmente si manifestano con una placca dura e nerastra ben attaccata e dai margini ben definiti.
Ulcera mista
Le lesioni ulcerative che hanno una componente mista sono espressione dell’associazione simultanea della malattia arteriosa e venosa.
Esistono molte altre ulcere che non verranno qui elencate poiché la loro frequenza è piuttosto rara (ulcere tropicali, autoimmunitarie ecc.).
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