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Protezione della cute
Tecnica dell’iniezione intramuscolare
L’esecuzione di un’iniezione intramuscolare non può prescindere da alcune regole fondamentali. Innanzitutto bisogna scegliere:
Per una persona adulta, la quantità di farmaco da iniettare in un grande muscolo (gluteo) non deve superare i 5 ml. La scelta dell’ago dovrà essere calibrata in base al tipo di muscolo da trattare e alla grandezza delle masse muscolari. Come già accennato, si utilizzano quasi sempre siringhe da 2,5 e da 5 cc.
L’ago da utilizzare è quasi sempre standard nelle siringhe preconfezionate (20-21 G, lunghezza 40 mm).
Vi sono numerose sedi in cui è possibile effettuare la puntura intramuscolare, ma ne verranno prese in esame solo due: la zona deltoidea e la zona glutea. La zona deltoidea (ovvero la sede della spalla) richiede l’uso di aghi più piccoli (23-25 G, lunghezza 25 mm); la zona glutea (ovvero la sede delle natiche) richiede l’impiego di aghi standard.
La sede deltoidea deve essere utilizzata per farmaci della quantità di 1 ml e, solitamente, è la sede d’elezione per la somministrazione di vaccini. È importante localizzare precisamente la sede da pungere onde evitare di ledere il nervo: appoggiando una mano sopra la spalla è possibile individuare l’osso: il primo dito si trova sull’attaccatura del muscolo e il quarto nella sede deputata all’iniezione.
In questa zona, viene a crearsi un triangolo immaginario con la base rivolta verso l’alto, che è la sede della puntura. Prima di praticare l’iniezione si deve tirare verso di sé il muscolo in modo da rendere meno fastidiosa la puntura. La sede glutea è la zona in cui si effettuano le punture più di frequente.
Il punto esatto in cui praticare l’iniezione va individuato palpando la spina iliaca e tracciando una linea immaginaria che parta dall’osso iliaco e arrivi alla prominenza ossea dell’anca (trocantere). Questa porzione esclude parti a rischio come il nervo sciatico.
Dopo avere localizzato il punto preciso, si deve praticare la puntura nella zona superiore.
La posizione corretta da fare assumere al paziente è quella a pancia in giù (prona) o laterale con il ginocchio leggermente flesso per favorire il rilassamento muscolare.
Prelevare il farmaco e seguire le istruzioni sopra riportate per la preparazione e aspirazione, dopodiché procedere come segue.
- Lavare le mani.
- Scegliere la sede opportuna in base al farmaco da somministrare.
- Individuare con la palpazione la spina iliaca o il deltoide.
- Verificare che localmente non vi siano in atto processi infiammatori, tumefazioni, cisti o dermatiti: in questo caso, non praticare la puntura in quel punto e prediligere un’altra zona.
- Se le punture devono essere effettuate quotidianamente alternare le sedi.
- Disinfettare la pelle con un tampone di cotone e disinfettante a base di clorexidina in alcol, seguendo un percorso a spirale che dal centro vada verso l’esterno.
- Lasciare asciugare completamente (altrimenti si provocherà un intenso bruciore).
- Prelevare la siringa e togliere il cappuccio senza toccare l’ago.
Alcuni farmaci non devono venire a contatto con il tessuto sottocutaneo, in quanto potrebbero essere dannosi e/o procurare dolore, quindi è bene utilizzare la cosiddetta tecnica a Z per effettuare la puntura. L’esecuzione di una puntura con tecnica a Z si svolge come segue.
- Con la mano che non effettua la puntura (non dominante), tendere la pelle lateralmente per circa 2 centimetri.
- Attenzione: se il muscolo è di dimensioni ridotte, è preferibile stringerlo tra le dita in modo da sollevarlo ed evitare di toccare l’osso con l’ago.
- Afferrare la siringa tra le dita, come se si tenesse un pennarello di grosse dimensioni, trafiggere la cute rapidamente in modo che l’ago formi un angolo di 90° con la pelle.
- Più l’introduzione dell’ago è rapida, meno dolore procurerà.
- Con la mano non dominante mantenere ferma la siringa, mentre con quella dominante si tira indietro lo stantuffo in modo da compiere un’aspirazione. Questa manovra ha lo scopo di verificare se l’ago è stato introdotto accidentalmente in un vaso sanguigno.
- L’aspirazione deve durare almeno 5-10 secondi. Se la punta dell’ago è stata accidentalmente inserita in un capillare e refluisce sangue, è indispensabile rimuovere tutto e preparare dall’inizio la soluzione.
- Se il farmaco viene iniettato in una vena, il pericolo maggiore può derivare dalla nocività del medicinale diffuso direttamente nel torrente sanguigno. L’anestetico che viene aggiunto alle soluzioni per diminuire la reazione dolorosa può scatenare alterazioni del ritmo cardiaco se somministrato direttamente in una vena.
- Se la manovra di aspirazione è negativa, si può procedere a iniettare il farmaco. La velocità di somministrazione deve essere costante, circa dieci secondi per ogni ml.
- Al termine dell’iniezione rimuovere rapidamente l’ago e rilasciare la cute tesa precedentemente: questo evita la fuoriuscita del farmaco all’esterno.
- Applicare sulla zona dell’iniezione un tampone di cotone imbevuto di disinfettante.
- Non massaggiare il sito dove è stata effettuata la puntura.
- Eliminare in modo corretto l’ago.
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