Dito
Ciascuna delle cinque appendici indipendenti e articolate che formano l’estremità della mano e del piede. Le dita sono formate da tre ossa brevi (due soltanto nel pollice e nell’alluce), le falangi, connesse tra loro da articolazioni a cerniera. La mobilità delle falangi è garantita dalla presenza di tendini estensori e flessori. Nella falangetta di ogni dito si inserisce l’unghia.
Le dita della mano (pollice, indice, medio, anulare, mignolo) sono organi prensili essenziali, grazie al movimento a pinza che oppone il pollice a tutte e quattro le altre dita. La falangetta è dotata di una ricca innervazione, soprattutto nel polpastrello, che consente grande finezza delle percezioni tattili.
Patologie della mano Le ferite delle dita della mano sono molto frequenti. In questi casi è sempre consigliabile consultare il medico per escludere la presenza di lesioni profonde in elementi importanti come tendini, nervi o muscoli. Mentre infatti le lesioni gravi dei muscoli si riconoscono dalla perdita di mobilità delle dita, una lesione parziale può non essere associata ad alcun disturbo ma predisporre, se non curata, alla rottura tardiva del tendine colpito.
Le fratture richiedono un trattamento ortopedico; le articolazioni delle dita possono inoltre essere sede di lussazioni e distorsioni. Le infezioni dei tessuti molli del dito, come il giradito superficiale o profondo, sono infine imputabili, in genere, a batteri che penetrano nella pelle attraverso una ferita o una puntura.
Pe quanto riguarda le patologie, oltre alle malattie reumatiche che possono causare deformazioni molto accentuate (poliartrite reumatoide), va citata la fibromatosi palmare di Dupuytren, un’affezione di origine sconosciuta che si manifesta con retrazione dell’aponeurosi palmare e flessione progressiva e irriducibile di alcune dita. Le dita possono inoltre essere sede di tumori a carico dei tessuti molli o delle ossa: il più frequente, il condroma, è un tumore benigno formato da tessuto cartilagineo.
Patologie del piede Le dita del piede sono soggette frequentemente a disturbi congeniti o acquisiti, spesso aggravati dall’uso di calzature inadeguate che creano problemi di deambulazione e richiedono la loro sostituzione con calzature o suole ortopediche, il ricorso alla rieducazione o al trattamento chirurgico.
Tra le malformazioni congenite, l’alluce valgo è uno spostamento dell’alluce verso il secondo dito, responsabile di un’infiammazione dolorosa, mentre il piede equino consiste in una flessione eccessiva e permanente delle dita del piede in direzione della pianta. Si definisce alluce rigido, invece, una forma di artrosi dell’articolazione che rende l’estremità rigida e dolorante. L’esostosi subungueale è un tumore osseo benigno che ha sede soprattutto sulla falange terminale dell’alluce: l’unghia si solleva rendendo estremamente dolorosa la deambulazione. Il trattamento dell’affezione consiste nell’ablazione dell’unghia. Oltre alle deformazioni, le dita del piede possono essere interessate da varie lesioni cutanee. I calli e i duroni consistono in ispessimenti della pelle di aspetto tondeggiante che si formano nelle zone del piede soggette a pressioni forti e continuative. L’occhio di pernice è un’ulcerazione dovuta allo strofinamento tra due dita (spesso il quarto e il quinto dito) in uno spazio angusto e poco aerato. La chirurgia è prevista solo in caso di ulcerazioni molto dolorose e croniche. Anche le fratture delle dita dei piedi sono molto frequenti. Il trattamento è per lo più ortopedico o, più raramente, chirurgico.
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