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Alimentazione nei pazienti con stomie
La dieta nei pazienti con stomie costituisce un aspetto importantissimo e grazie a essa si possono ottenere differenti risultati: diminuzione della produzione del gas, controllo del peso, controllo delle evacuazioni.
La motilità dell’intestino risente largamente della dieta e, poiché la mancanza di continenza causa problemi di natura psicosociale trattabili in parte con un corretto regime alimentare, sarà obiettivo specifico introdurre o eliminare determinati cibi per migliorare la qualità della vita del paziente.
Alcuni alimenti sono in grado di irritare la parete intestinale, aumentare l’attività dell’intestino, produrre gas; altri contengono fibra e richiamano a sé acqua.
Risulta ora chiaro il ruolo che alcuni tipi di cibi svolgono sull’intestino: cibi ricchi di fibra e in grado di fermentare non sono indicati nel paziente con stomie, anche gli alimenti irritanti o che aumentano le contrazioni dell’intestino dovrebbero essere scartati.
- Le spezie, il caffè e gli alcolici sono alimenti che irritano l’intestino.
- I liquidi freddi, la panna, gli yogurt, latte e formaggi molli stimolano l’attività intestinale.
- Il pane integrale, la verdura cruda, la frutta cruda, la crusca, essendo ricchi di fibra, quindi in grado di richiamare acqua nell’intestino non dovrebbero essere consumati eccessivamente.
- Tutte le bevande gassate, legumi, formaggi fermentati, fritture, cipolle, aglio, asparagi e cavoli dovrebbero essere banditi dalla tavola poiché produttori di gas e odori.
I cibi suggeriti devono tenere conto di quanto sopra citato. Un’alimentazione a base di pane bianco, pasta, riso, pesce, carne magra, patate, mele, banane, pere, bevande non gassate, carote e zucchine è l’ideale regime dietetico che il paziente dovrebbe seguire scrupolosamente.
La masticazione ha un aspetto molto rilevante per la buona funzionalità intestinale, anche il tipo di cottura (alla griglia, al forno, lessato) può risultare decisiva per una buona digestione.
Un’ultima precisazione deve essere fatta in merito alla dieta per il soggetto ileostomizzato e colostomizzato.
La persona portatrice di ileostomia ha evacuazioni molto liquide poiché questo tratto dell’intestino non è deputato all’assorbimento dei liquidi. Questi soggetti incorrono in fenomeni di disidratazione, quindi l’introduzione di acqua nell’arco della giornata deve essere abbondante (1500-2000 ml al giorno) e anche le vitamine e i sali minerali devono essere reintegrati; questi pazienti sono quasi tutti seguiti da appositi centri.
Il soggetto portatore di colostomia ha evacuazioni più o meno liquide a seconda del sito in cui viene effettuato lo stoma: se è nel colon sinistro le feci sono quasi sempre ben formate, invece gli stomi nella parte destra del colon producono feci un po’ più liquide. La dieta deve corretta prevede la diminuzione drastica di tutte le sostanze produttrici di gas (aglio, cipolla, bevande gassate ecc.).
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