Alimentazione
Obesità
Terapia farmacologica
Spesso l’incapacità di alcuni soggetti a seguire costantemente un regime alimentare corretto deriva anche da fattori indipendenti dalla volontà, in quanto si poggia su una predisposizione genetica ad accumulare grasso.
In quelle persone che non sono in grado di ottenere un calo ponderale adeguato con la sola dieta associata all’esercizio fisico oppure che non riescono a mantenere i risultati raggiunti nel lungo periodo, vi è una precisa indicazione al trattamento farmacologico (sempre che non vi siano controindicazioni all’uso del farmaco antiobesità). Esso ha lo scopo non tanto e non solo di aumentare il calo ponderale, ma di permettere a un maggior numero di soggetti obesi di raggiungere e mantenere gli obiettivi prefissati. Nei numerosi studi controllati finora condotti, si osserva infatti che il trattamento farmacologico determina un calo ponderale superiore al placebo e che, soprattutto, aumenta considerevolmente il numero di soggetti che raggiungono risultati significativi.
Vi è generale accordo nell’affermare che è necessario utilizzare differenti modalità terapeutiche (dietologica, comportamentale, farmacologia e chirurgica) in modo integrato.
Il ruolo del farmaco nell’obesità è, quindi, quello di supportare gli altri presidi terapeutici ed è codificato dalle linee guida: secondo il National Institutes of Health, i farmaci antiobesità sono indicati come parte di un programma globale che includa la dieta e l’attività fisica, in soggetti con un BMI >30 oppure in soggetti con BMI > 27 con altri fattori di rischio o altre patologie correlate all’obesità. In particolare, i farmaci ad azione centrale che agiscono riducendo l’assunzione di cibo dovrebbero essere utilizzati quando gli altri presidi non farmacologici si siano dimostrati insufficienti, come nei casi di un inadeguato calo ponderale iniziale o di impossibilità a mantenere il peso appropriato una volta raggiunto. Orlistat e sibutramina sono due farmaci recentemente approvati per la terapia dell’obesità con favorevole rapporto rischio-beneficio e ormai largamente impiegati a livello mondiale; per il loro uso è necessario rivolgersi al medico.
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