Alimentazione

Lo standard di paragone ovvero il modello mediterraneo

Se si vogliono confrontare modelli alimentari diversi conviene partire da uno standard, o meglio il nostro standard, il modello italiano-mediterraneo, che nonostante sia stato ormai contaminato dall’adozione di alimenti e ritmi che hanno poco a che fare con i popoli storici del Mediterraneo, gli epidemiologi riconoscono comunque come uno dei più salutari.

Furono gli studi pionieristici a partire dal Seven Countries Study, di Ancel Keys, a svelare l’importanza di alcuni componenti essenziali della dieta mediterranea nel prevenire l’ipercolesterolemia, che rappresenta il primo fattore di rischio cardiovascolare dopo il fumo di sigarette. È doveroso però precisare che, se un’alimentazione è sana, questo non vuol dire che faccia anche dimagrire o non ingrassare, perché sono determinanti in questo senso la frequenza e la quantità con cui certi alimenti vengono assunti. L’olio extravergine d’oliva, per esempio, è raccomandato, ma come tutti gli oli contiene il massimo di energia racchiudibile in una molecola organica, vale a dire 900 kcal per 100 g.

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