Alimentazione
Alimentazione in età adulta
Le vitamine nell’alimentazione dell’adulto
Le vitamine sono sostanze chimiche eterogenee con compiti fondamentali per il buon funzionamento dell’organismo. Non apportano energia, ma sono indispensabili per avviare o controllare reazioni biochimiche vitali e funzionali per la crescita; ecco perché la correzione di eventuali carenze può comportare la modifica di uno stato di salute alterato e favorire, ma solo laddove sia necessario, anche il recupero di un peso adeguato. Poiché in genere non vengono sintetizzate dall’organismo umano, le vitamine devono essere assunte con la dieta come tali o in forma di precursori. Una credenza diffusa le abbina esclusivamente agli alimenti vegetali e in particolare solo a frutta e verdura, ma ciò non è corretto; sono infatti contenute anche negli alimenti di origine animale. È molto difficile stabilire con esattezza il fabbisogno quotidiano delle singole vitamine, ma si può dare qualche suggerimento. In passato, quando l’alimentazione era molto meno ricca dell’attuale, la carenza vitaminica era comune. Lo scorbuto, per esempio, legato alla scarsità di vitamina C e caratterizzato da astenia, emorragie e ulcere a carico delle gengive, con caduta dei denti e dolore e gonfiore alle articolazioni, era in passato la malattia dei marinai, che rimanevano in mare per lunghi periodi e non riuscivano a consumare frutta e verdura fresche. Oggi non esiste praticamente più nella forma conclamata visto che la quantità minima di vitamina C per prevenire lo scorbuto è di circa 10 mg, ma è in agguato per i consumatori di quello che gli americani chiamano junk food (il cibo spazzatura), a scarso, se non inesistente, apporto vitaminico. Ma sono a rischio anche gli alcolisti cronici, gli anziani e i fumatori; questi ultimi per esempio necessitano di un quantitativo di vitamina C doppio rispetto ai non fumatori. In generale, le vitamine andrebbero assunte tramite una corretta alimentazione, ma in alcuni casi si rende necessaria un’integrazione, anche nei soggetti sani. Ciò avviene:
- in gravidanza per prevenire alterazioni del feto;
- nei forti fumatori;
- nei soggetti che abusano di alcol;
- nei pazienti sottoposti per lungo tempo a diete fortemente ipocaloriche a scopo dimagrante;
- nei soggetti con allergie o intolleranze alimentari che per questo limitano molto l’assunzione di determinati alimenti;
- negli anziani con dieta molto monotona e scarsa esposizione alla luce solare.
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