Tetano -Sintomi e segni
Il tetano è una malattia grave che, se non viene adeguatamente curata, può portare alla morte. La forma clinica di gran lunga più frequente è quella del tetano generalizzato. I sintomi compaiono dopo un periodo compreso fra 2 e 50 giorni (mediamente di 5-10 giorni) dal momento del contatto (periodo di incubazione). La rigidità della mandibola, con conseguente difficoltà ad aprire la bocca, è il sintomo iniziale più caratteristico e frequente (è noto anche come trisma); altri sintomi, che possono essere presenti sin dall’inizio o comparire successivamente, sono la difficoltà a deglutire, la rigidità o l’indolenzimento del collo, delle spalle e del dorso. Successivamente possono essere coinvolti altri distretti muscolari, come quelli dell’addome, delle braccia o delle gambe.
La tossina tetanica è responsabile della comparsa di violente e dolorose contrazioni muscolari, denominate spasmi. Gli spasmi dei muscoli facciali provocano un’espressione caratteristica, caratterizzata da una smorfia o ghigno con un sorriso fisso e sopracciglia sollevate (“riso sardonico”). Lo spasmo dei muscoli del dorso provoca un altro segno caratteristico, denominato opistotono, che consiste nel brusco e violento inarcamento della schiena. Lo spasmo dello sfintere vescicale e dello sfintere anale può essere responsabile della comparsa, rispettivamente, di ritenzione urinaria e/o di stitichezza. A causa della difficoltà a deglutire, il soggetto non riesce ad alimentarsi correttamente. Gli spasmi e le convulsioni dolorose caratteristiche associate a sudorazione profusa possono comparire spontaneamente oppure essere provocate da stimoli anche di lieve entità (per esempio una corrente d’aria, un rumore, un’oscillazione del piano di appoggio). Durante le contrazioni spastiche il paziente è incapace di parlare o di gridare, per via della rigidità della parete toracica e dello spasmo della glottide e delle corde vocali (laringospasmo). Gli spasmi che coinvolgono i muscoli respiratori possono compromettere gravemente la respirazione. Le funzioni mentali e lo stato di coscienza dell’individuo rimangono in genere conservate, tuttavia, in seguito a spasmi e convulsioni ripetute, egli può cadere in uno stato di incoscienza da cui non può essere risvegliato (coma). Altri sintomi talvolta presenti sono: agitazione, irritabilità, cefalea, mal di gola, sensazione di freddo, sudorazione, ipertensione e tachicardia; in alcuni casi si riscontra febbre, ma più spesso il decorso è del tutto afebbrile. Le principali complicanze sono rappresentate da polmoniti batteriche, fratture conseguenti a spasmi violenti, embolia polmonare, trombosi venosa profonda, aritmie, arresto cardiaco improvviso.
Il tetano cefalico è una forma rara di tetano che colpisce più frequentemente i bambini e compare in seguito a ferite localizzate al capo o a episodi di otite media. Possono essere interessati tutti i nervi cranici, in particolare il settimo (nervo faciale). La prognosi del tetano generalizzato dipende da diversi fattori. In generale, i tassi di mortalità sono più elevati nei Paesi in cui la copertura vaccinale è inadeguata e le strutture assistenziali sono carenti; complessivamente, nel mondo il tasso di mortalità del tetano è intorno al 50%, ed è massimo nei neonati, nei giovani, negli anziani e nei tossicodipendenti. La prognosi è peggiore se il periodo di incubazione è breve e se i sintomi progrediscono rapidamente, oppure se la terapia viene iniziata in ritardo. Al di fuori di queste situazioni, la prognosi è solitamente favorevole. In genere il decorso della malattia è di 4-6 settimane e, se il trattamento viene iniziato tempestivamente, comporta una guarigione completa.
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