DIARREA -Meccanismi
Si conoscono quattro diversi meccanismi in grado di provocare diarrea, che danno origine alla seguente classificazione:
- diarrea osmotica;
- diarrea secretoria;
- diarrea da alterata motilità intestinale;
- diarrea da essudazione.
Tali meccanismi raramente appaiono isolati, dal momento che nella maggior parte dei casi il disturbo della defecazione è dovuto alla compartecipazione di elementi differenti: per esempio, nelle sindromi da malassorbimento si verificano contemporaneamente un aumento della concentrazione del contenuto intestinale (osmolarità), un aumento dei movimenti intestinali (la cosiddetta peristalsi) prodotto da un accentuato stimolo esercitato sulla parete dell’intestino da parte del suo contenuto e talvolta, se è presente anche un processo infiammatorio a carico della mucosa, un’alterazione dei normali scambi di acqua e sali minerali attraverso la parete intestinale.
Esaminiamo ora nei particolari i quattro tipi di diarrea.
Diarrea osmotica Compare quando nel lume intestinale sono presenti sostanze che, non essendo assorbite (poco o per niente), trattengono acqua e pertanto determinano un aumento della massa fecale. Questo tipo di diarrea si interrompe sospendendo l’introduzione della sostanza “osmoticamente attiva”. Tra le principali cause vi sono: malassorbimento di carboidrati, aumentata introduzione di carboidrati poco assorbibili (è ciò che accade, per esempio, assumendo farmaci a base di lattulosio, oppure ingerendo quantità eccessive di sorbitolo o di fruttosio contenuti in molte caramelle “senza zucchero”, ma anche in pere, pesche, prugne, mele, ciliegie, succhi di frutta e così via), eccesso di magnesio (contenuto in additivi alimentari, antiacidi e lassativi).
Diarrea secretoria Può essere causata da un aumento, nell’intestino, della secrezione di sali e acqua o da un loro ridotto assorbimento. I mediatori in grado di indurla si distinguono in tre principali categorie: enterotossine batteriche (vibrione del colera, Escherichia coli, Clostridium difficile e così via); ormoni e neurotrasmettitori (per esempio il polipeptide intestinale vasoattivo, cosiddetto VIP, la secretina, le bradichinine, sostanze ad azione colinergica e così via); acidi biliari, acidi grassi e lassativi antrachinonici.
Diarrea da alterata motilità intestinale Si propende per la diagnosi di questo disturbo quando siano stati esclusi altri meccanismi fisiopatologici (in particolare quelli osmotico e secretorio). In questo caso il disturbo della defecazione è dovuto a un aumento della motilità intestinale (peristalsi) con riduzione del tempo di transito delle feci nell’intestino e, quindi, con riduzione del tempo a disposizione della mucosa intestinale per poter completare i processi di assorbimento dell’acqua e delle sostanze contenute nel materiale fecale. Ne consegue un aumento della frequenza delle evacuazioni con feci liquide, il cui peso può però risultare ancora normale. Ricordiamo invece che una diminuzione della motilità intestinale (pazienti anziani e diabetici) può determinare un aumento della flora batterica, condizione in grado di causare la comparsa di diarrea. Condizioni alla base di una diarrea da alterata motilità possono essere la sindrome del colon irritabile, l’essere stati sottoposti a particolari interventi chirurgici (resezione del nervo vago, asportazione della colecisti o dello stomaco, resezione di tratti di intestino tenue o del tratto di intestino che contiene la valvola ileo-cecale) e il malassorbimento di acidi biliari.
Diarrea da essudazione è secondaria alla presenza di lesioni infiammatorie e ulcerative della mucosa intestinale che possono provocare la perdita, nel lume, di grandi quantità di muco, proteine provenienti dal plasma e sangue.
Tuttavia questo processo essudativo raramente è in grado di provocare la fuoriuscita di quantità notevoli di acqua ed elettroliti; in genere, infatti, in questi pazienti è probabile che il meccanismo all’origine del disturbo della defecazione sia da ricondurre, almeno in parte, alle condizioni di diarrea osmotica o secretoria. Tra le cause di diarrea da essudazione vi sono le malattie infiammatorie croniche dell’intestino (rettocolite ulcerosa e malattia di Crohn), l’enterocolite conseguente a radioterapia (cosiddetta post-attinica) e alcune infezioni intestinali (Entamoeba histolytica, Shigella, Salmonella, Campylobacter, Yersinia, Escherichia coli enteropatogena, Clostridium difficile).
La diarrea può essere infine causata da alcuni farmaci, quali antibiotici, chemioterapici, antiipertensivi (beta-bloccanti, ACE-inibitori, idralazina), ansiolitici (alprazolam), ipocolesterolemizzanti (clofibrato, lovastatina e gemfibrozil); alcuni farmaci gastrointestinali come gli antiacidi contenenti magnesio e gli H2-antagonisti; ormoni tiroidei e ipoglicemizzanti orali.
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