DIARREA -Il paziente con diarrea
Nel trattamento della diarrea è importante che il paziente stesso o i suoi familiari siano consapevoli della rilevanza di alcuni segni, indicativi di possibile compromissione dello stato generale, per poterli riferire al medico. Questi, a sua volta, valuterà attentamente lo stato di idratazione e di equilibrio dei sali minerali, concentrandosi su condizioni quali il calo della pressione arteriosa nel passaggio dalla posizione sdraiata a quella eretta (cosiddetta ipotensione ortostatica), la tachicardia, la secchezza delle mucose, la cute anelastica, uno stato di letargia o di spiccata stanchezza; dal punto di vista degli accertamenti ematochimici, il medico controllerà inoltre il contenuto nel sangue di potassio e calcio e la presenza, nei casi più gravi, di alcalosi metabolica. Particolare attenzione va riservata, infine, alla presenza di sintomi quali il calo del peso corporeo, la febbre e l’anoressia.
Il medico effettuerà un’accurata indagine interrogando il paziente riguardo a:
- abitudini alimentari (intolleranza al lattosio, assunzione di grandi quantità di sorbitolo con caramelle, succhi di frutta e così via);
- presenza in famiglia di persone con malattie gastrointestinali;
- possibile esposizione ad agenti infettivi, come può accadere nei viaggi in aree geografiche a rischio avvenuti entro 4-6 settimane dall’insorgenza della diarrea, o in condizioni igieniche precarie, o per possibile assunzione di alimenti avariati, consumo di frutti di mare e così via;
- eventuale uso di antibiotici o di altri farmaci in grado di provocare diarrea;
- presenza di malattie associate (diabete e ipertiroidismo, manifestazioni cutanee o respiratorie nel sospetto di un’allergia alimentare; sindrome ansioso-depressiva);
- pregressi interventi chirurgici (colecistectomia, resezioni intestinali, gastrectomia, chirurgia anorettale e così via);
- disturbi del comportamento alimentare.
I soggetti affetti da diarrea devono essere in grado di riferire al medico alcuni elementi importanti, che servono a precisare le caratteristiche del disturbo:
- durata del problema;
- numero delle evacuazioni nelle 24 ore;
- tempo di comparsa (se si tratta di una diarrea solo diurna o anche notturna);
- presenza di sangue e di muco nelle feci;
- concomitante “urgenza” all’evacuazione, ossia irrefrenabile bisogno di andare a defecare non appena se ne senta lo stimolo. Il medico potrà ricavare informazioni utili per risalire alla causa effettiva del disturbo anche visitando il paziente e valutando le sue condizioni di salute generale (ricerca di massa addominale palpabile, fistola o ascesso perianale, ingrossamento di linfonodi, lesioni cutanee, segni di interessamento del sistema nervoso, gozzo e così via).
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