Assistere un familiare
Il movimento
Ginnastica attiva
La prevenzione della sindrome da immobilizzazione si attua attraverso movimenti che il paziente può compiere autonomamente, cioè svolti in modo attivo senza la partecipazione esterna di un operatore. Questo tipo di mobilizzazione si chiama ginnastica attiva.
I movimenti che il soggetto deve compiere sono detti isotonici in quanto l’articolazione deve poter realizzare a pieno la propria escursione senza incontrare resistenza e sono il contrario degli esercizi isometrici che non lasciano spazio all’escursione articolare a cui si oppone, invece, una resistenza. Lo scopo è di mantenere la forza e il tono del muscolo e prevenire le contratture. La ginnastica deve essere pianificata durante la giornata in modo tale da effettuarla due volte al giorno con tre serie per ogni esercizio: durante lo svolgimento degli esercizi il paziente non deve avvertire dolore. Gli esercizi da compiere sono elencati nel paragrafo sulla ginnastica passiva, ma in questo caso vengono svolti attivamente dal paziente. Gli esercizi per la ginnastica attiva devono comunque prevedere:
- flessione ossia riduzione dell’angolo in un’articolazione; si ottiene piegando il braccio;
- estensione ossia aumento dell’angolo in un’articolazione; si ottiene allungando il braccio;
- adduzione ossia avvicinamento di un segmento osseo al corpo;
- abduzione ossia allontanamento di un segmento osseo dal corpo;
- rotazione ossia movimento rotatorio di un’articolazione intorno all’asse centrale del corpo.
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