Alimentazione
I mattoni degli alimenti
Selenio
Esplica la propria funzione attraverso la seleniocisteina, molecola incorporata in alcune proteine, le selenioproteine. Non è completamente noto il loro ruolo, ma una di queste, la glutatione perossidasi, costituisce un’importante difesa contro lo stress ossidativo. È ben assorbito a livello intestinale, sia nelle forme presenti negli alimenti, prevalentemente seleniometionina e seleniocisteina, sia in quelle salificate degli integratori alimentari. Il selenio in eccesso viene eliminato con le urine. La carenza di questo oligoelemento conduce a patologie scheletriche e cardiache. Per esempio, il morbo di Keshan è una cardiopatia pediatrica osservata in Cina, mentre la malattia di Kashin-Beck è un disturbo delle cartilagini degli adolescenti. Probabilmente, però, la carenza di selenio non è in grado, da sola, di provocare patologie, e occorre quindi che concorrano altri fattori quali le infezioni virali. Il dosaggio del selenio plasmatico è utilizzato come indicatore del suo stato di nutrizione, anche se la valutazione della glutatione perossidasi nel plasma o nei globuli rossi è un indicatore più affidabile. L’assunzione raccomandata è di 55 µg al giorno. Le fonti principali sono le carni, i prodotti della pesca e i cereali integrali. Anche ortaggi e frutta ne possono apportare buone quantità se coltivati in terreni ricchi dell’elemento.