Oligoelemento
Sostanza chimica di struttura semplice (ioni metallici), presente nell’organismo in quantità estremamente esigue. Gli oligoelementi (cromo, cobalto, ferro, fluoro, iodio, manganese, molibdeno, nichel, rame, selenio, silicio, zinco ecc.) rivestono un ruolo fondamentale nelle reazioni chimiche dell’organismo, anche se rappresentano meno dell’1% della massa del corpo umano. Vanno assunti con l’alimentazione, perché l’organismo non è in grado di sintetizzarli. Il fabbisogno dell’organismo relativo a queste sostanze, espresso in milligrammi o microgrammi, è variabile, come pure le fonti alimentari. Una carenza può essere responsabile di affezioni diverse a seconda dell’oligoelemento in causa: anemia in caso di deficit di ferro, insufficienza della ghiandola tiroide se a essere carente è lo iodio, disturbi neurologici se scarseggia lo zinco ecc. L’alimentazione per via endovenosa e la dialisi (rene artificiale) a lungo termine causano una carenza di oligoelementi, da prevenire o correggere somministrando per via orale o iniettando quelli mancanti. A tutt’oggi non sono chiari gli eventuali rischi di tossicità connessi a un loro apporto eccessivo.
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