Alimentazione
Educazione alimentare
Rapporto sui consumi alimentari dell’ISMEA
Si tratta di una classificazione dei prodotti alimentari, in base all’andamento del consumo dal 2000 al 2004, in prodotti trainanti, prodotti in crisi, prodotti maturi e prodotti discendenti.
Prodotti trainanti Nonostante l’incremento dei prezzi sia superiore alla media, non hanno subito una flessione. Sono prodotti che manifestano scarsa elasticità di prezzo e che il consumatore dimostra di apprezzare. Spesso vanno di moda o sono oggetto di una forte campagna pubblicitaria, che il più delle volte punta su salute e benessere. Fanno parte di questo gruppo l’olio extravergine d’oliva, i vini a denominazione, gli yogurt, la birra, l’acqua minerale, i primi piatti surgelati, i grissini, la pasta fresca.
Prodotti in crisi Sono quei prodotti che, nonostante l’incremento dei prezzi sia inferiore alla media del periodo, hanno subito una contrazione dei consumi superiore a quella di altri alimenti. Fanno parte di questo gruppo la carne avicola, il burro, la pasta ripiena secca, gli ortaggi freschi, il prosciutto cotto.
Prodotti maturi Sono quelli che presentano una certa elasticità di prezzo e il cui consumo cala in maniera direttamente proporzionale ai rincari. Rientrano in questa categoria quei prodotti che, nonostante un incremento dei prezzi inferiore alla media degli altri alimenti, hanno manifestato una contrazione dei consumi, anche se in misura minore rispetto ad altri. Si tratta di prodotti molto presenti nella dieta del consumatore, ma in una certa misura comprimibili nei casi in cui si verifichino aumenti di listini, come la pasta di semola, il caffè, il grana padano, gli ortaggi surgelati, la carne suina e lo spumante.
Prodotti discendenti Sono quelli che manifestano un’elasticità di prezzo più che proporzionale. Nel quinquennio in esame, infatti, hanno subito rincari superiori alla media, ai quali i consumatori hanno risposto penalizzando gli acquisti, che sono diminuiti in misura superiore alla media. Si tratta dell’olio di semi, del riso, del latte fresco, della frutta fresca, dello champagne, del parmigiano reggiano e del pane. È stato quindi evidenziato che la quasi totalità degli italiani acquista e consuma abitualmente pasta di semola, salumi, formaggi, caffè, grana padano, ortaggi surgelati, carne suina e spumante. Una flessione nei consumi hanno mostrato invece pane, carne bovina, pesce fresco e congelato, vino da tavola. Si evidenzia l’andamento in crescita di latte fresco, olio di oliva, in particolare l’extravergine, acqua minerale e vini DOC (Denominazione di origine controllata) o DOCG (Denominazione di origine controllata e garantita).
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