Shiatsu
Shiatsu
Elementi di Self-Shiatsu
Il Self-Shiatsu rappresenta un’eccellente forma di lavoro sul corpo. Si pratica da soli e non necessita di particolari attrezzature: sono sufficienti uno spazio tranquillo e, soprattutto, un po’ di tempo per se stessi. La pratica si avvale fondamentalmente di due principi terapeutici, l’automassaggio intuitivo e lo Shiatsu tradizionale, e permette di migliorare la conoscenza di sé, di favorire il proprio stato generale di salute psicofisica e, per chi già pratica o studia Shiatsu, di raffinare le qualità percettive legate al contatto con il campo energetico personale.
L’automassaggio intuitivo, che ognuno di noi ha sperimentato almeno una volta nella vita, rappresenta una delle forme più remote ed empiriche di autocura ed è, senza dubbio, la fonte da cui è derivato lo stesso Shiatsu. A chi non è mai capitato di portare la mano, istintivamente, verso una parte dolorante del corpo, di stropicciarsi gli occhi appena sveglio o, in una situazione di stanchezza generale, di effettuare delle pressioni direttamente alla base della radice del naso? In tutte queste situazioni il massaggio ha provocato subito dopo un sollievo e un piccolo, ma concreto, miglioramento.
I cinesi, nell’antichità, studiarono a fondo i messaggi intuitivi del corpo ed elaborarono una serie di movimenti adatti a interagire positivamente con il nostro stato generale di salute. Essi codificarono le manovre di automassaggio in relazione ai percorsi dei canali energetici (con relativi punti tsubo) che attraversano il corpo. Tale pratica venne chiamata Tao-in ed è tuttora molto diffusa nei Paesi dell’Estremo Oriente (in Giappone ha preso il nome di Do-in).
Agli elementi di automassaggio compresi nel Self-Shiatsu vanno aggiunti i quattro fondamenti base dello Shiatsu visti in precedenza.
Di seguito verranno illustrate una serie di manovre di pronto soccorso, atte a superare problemi comuni e molto frequenti (è bene comunque osservare sempre anche le normali indicazioni che riguardano le situazioni di pronto soccorso); tale compendio, alternativo alle regole del pronto soccorso classico, può essere utile a chiunque, ma non ha alcuna pretesa di esclusività nel curare o guarire (la guarigione è un processo lungo e complesso, e non si può assolutamente limitare a delle semplici manovre di contatto); nel caso in cui non si sia sicuri di riuscire a seguirlo, è bene rivolgersi a un esperto in materia. Il Self Shiatsu può essere utilizzato anche come rimedio preventivo, eventualmente prima di rivolgersi a terapie di tipo allopatico.
Ansia Il punto da trattare in caso di attacco d’ansia è “ministro del cuore 8” (per i cinesi anche Palazzo dell’ansia o del lavoro), che si trova esattamente al centro del palmo di entrambe le mani. Si può trattare questo punto in vari modi, ricorrendo per esempio alla pressione con il pollice, protratta per alcuni secondi. In base ai principi dello Shiatsu, si può eseguire il trattamento nel seguente modo: sedersi su una sedia, adagiare il palmo destro rivolto verso l’alto sulla gamba sinistra, mettere in contatto il punto centrale della mano destra con il gomito sinistro e appoggiarsi perpendicolarmente, senza forzare, ma portando tutto il peso del corpo rilassato sul punto in questione; quindi rimanere in questa posizione per almeno un minuto, respirando profondamente attraverso il naso. Le stesse manovre vanno ripetute sulla mano sinistra mediante il gomito destro.
Asma Per limitare il senso di oppressione legato a un attacco d’asma si può utilizzare la tecnica descritta di seguito. Con la mano in posizione “a coltello”, mantenendo le dita rigide, effettuare una forte pressione sotto l’angolo inferiore esterno della clavicola, dove si trova il “punto 1 del meridiano del polmone” (detto dai cinesi Palazzo centrale); cercare di mantenere la pressione per almeno un minuto, lasciando cadere il peso del corpo in avanti, ed eseguire la manovra su entrambi i lati del corpo. Questa tecnica risulta altrettanto utile per dolori alle spalle e alle scapole.
Emicrania Va trattato per primo il lato maggiormente dolente nei seguenti punti: “intestino crasso 4” (Grande eliminatore), tra pollice e indice, con una forte e sostenuta pressione del pollice; “vescicola biliare 20” (Stagno di vento), due punti ai lati della squama occipitale che si possono facilmente individuare poggiando le superfici dei pollici nelle due fossette laterali alla base del cranio. In quest’ultimo caso il peso della testa, abbandonato all’indietro, favorirà la pressione, che dovrà essere mantenuta costante per qualche minuto. Trattare questi punti può essere molto utile anche per liberare le vie respiratorie, migliorare il campo visivo e, in generale, risvegliare l’energia di tutto il corpo.
Nausea Va trattato, prima sulla parte sinistra e poi sulla destra, il punto “stomaco 45” (Bocca storta), che si trova esattamente sull’angolo esterno del secondo dito del piede, pizzicando la punta del dito in questione con il pollice e l’indice della mano e sostenendo la pressione per alcuni minuti fino a sentire sollievo.
Torcicollo Se si ha l’accortezza di eseguire le manovre descritte di seguito all’insorgere del torcicollo, si potranno evitare le fastidiose conseguenze legate a questo comunissimo problema. Per prima cosa va trattato il punto “intestino crasso 4” (già visto in precedenza), soffermandosi soprattutto sull’intersezione tra il primo e il secondo metacarpo, quindi andranno trattati in contemporanea, con una manovra a “pinza”, i punti “rene 5” (Sorgente d’acqua) e “vescica urinaria 60” (Montagne), che si trovano entrambi sul tallone, interno (rene 5) ed esterno (vescica 60), poco sotto il malleolo; il contatto andrà mantenuto per alcuni minuti, mantenendo la pressione costante. Anche in questo caso sarà bene operare prima sul lato in cui si avverte maggior dolore e poi passare all’altro lato.