Cranio
Scatola ossea che contiene e protegge l’encefalo.
Struttura
Il cranio ha forma grossomodo ovoidale, con un polo posteriore più voluminoso e una capacità di circa 1500 cm3. Poggia sull’atlante, la prima vertebra cervicale, che a sua volta è posta sull’epistrofeo o asse, la seconda vertebra; l’articolazione tra atlante ed epistrofeo permette la rotazione della testa. La parte superiore del cranio forma la calotta cranica, chiusa in basso da una porzione ossea orizzontale, la base.
La calotta comprende anteriormente una parte dell’osso frontale, due ossa parietali, una parte delle due ossa temporali ai lati e una parte dell’osso occipitale posteriormente. La base include le parti orizzontali dell’osso frontale, delle ossa temporali e dell’osso occipitale, oltre all’etmoide e allo sfenoide. Tutte queste ossa sono saldate tra loro da suture che ne impediscono la mobilità. Lo spazio compreso tra la calotta e la base del cranio è occupato dall’encefalo. L’osso temporale presenta una cavità contenente gli organi dell’orecchio medio e di quello interno. Le ossa craniche, associate alle ossa del volto, delineano il limite delle orbite e delle fosse nasali. I seni nasali sono cavità che si aprono nello spessore di alcune ossa (in particolare frontale, sfenoide ed etmoide) e che contengono aria. Il cranio presenta molti fori, per il passaggio dei vasi sanguigni e dei nervi, in particolare arterie carotidi, vene giugulari e nervi cranici. Alla sua base e nella regione posteriore si trova il foro occipitale, e a questa altezza il tronco cerebrale (parte inferiore dell’encefalo) si prolunga nel midollo spinale. Sulla calotta cranica del lattante si osservano due piccole zone membranose, dette fontanella anteriore e fontanella posteriore, che corrispondono al punto di congiunzione, non ancora ossificato, di diverse ossa.
Cranio bifido Anomalia congenita caratterizzata da apertura delle ossa del cranio.
Cranio bifido occulto Patologia congenita del cranio in assenza di anomalie dello scalpo sovrastante. Si ritiene che si manifesti indipendentemente da anomalie dell’encefalo.
Cranio cerebrale Parte del cranio che contiene l’encefalo ed è sostenuta direttamente dalla colonna vertebrale. È formata dall’osso occipitale, dalle due parietali, dalle due temporali, dallo sfenoide e dall’etmoide.
Cranio membranoso Strato membranoso (mesenchimale) periferico che circonda il cranio in via di sviluppo nell’embrione e nel feto. Nel cranio membranoso compaiono uno o molti centri di ossificazione propri di ciascun osso che forma la volta cranica.
Cranio viscerale Scheletro facciale che comprende la bocca e il naso. Insieme al cranio cerebrale contribuisce a formare l’orbita che racchiude l’occhio. Comprende la mandibola mobile e l’osso ioide nel quale si inserisce la lingua.
Esami e patologie
Il cranio si esamina con le radiografie convenzionali. Per visualizzare tutte le ossa è necessario cambiare più volte la posizione dei fasci di raggi X rispetto al malato. I traumi cranici, con o senza frattura, sono le patologie più frequenti. Rappresentano circa l’80% degli incidenti domestici nel bambino (caduta dal fasciatoio, da una sedia, da una scala, dalla bicicletta e così via). I segni di una frattura cranica dipendono dalla regione del cervello interessata e dalla natura delle lesioni: vertigini, disturbi della vista, perdita di conoscenza, paralisi, perdita di sensibilità e così via. Il trattamento chirurgico della frattura, se necessario, consiste nel sostituire un osso o evacuare un ematoma. Inoltre, il cranio è soggetto alle stesse malattie che colpiscono le altre ossa: iperparatiroidismo, malattia di Paget, mieloma, tumori benigni o maligni e così via.
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