Assistere un familiare
Riposo e sonno
Favorire il sonno
La persona che fatica a dormire deve ricevere un trattamento di natura “rieducativa” che la informi circa alcuni accorgimenti e strategie fondamentali per favorire il riposo notturno, istruendola sui comportamenti da acquisire per una corretta igiene del sonno. Le raccomandazioni principali sono le seguenti:
- utilizzare il letto solo per dormire;
- coricarsi solo quando si ha sonno;
- in caso d’insonnia, è meglio alzarsi e dedicarsi a qualche attività rilassante;
- alzarsi alla stessa ora ogni mattina aiuta a ripristinare un normale ritmo sonno-veglia;
- evitare i pisolini durante la giornata;
- praticare un regolare esercizio fisico favorisce il sonno, purché non sia svolto troppo vicino al momento di coricarsi;
- non dormire durante la giornata nel caso si sia passata la notte svegli;
- non mangiare eccessivamente prima di coricarsi;
- evitare l’uso di tabacco e stimolanti almeno nelle 6 ore che precedono il momento di coricarsi;
- evitare di effettuare attività mentali impegnative prima di addormentarsi;
- rilassare la muscolatura.
Variabili ambientali
Anche la cura dell’ambiente è fondamentale per favorire il sonno. Di seguito, sono elencati i principali accorgimenti da adottare per ottenere un efficace azzeramento delle variabili ambientali e tutelare la qualità del sonno di coloro che necessitano di assistenza
- Verificare che i rumori siano assenti, in caso contrario cercare di isolare la fonte del rumore.
- Eliminare orologi rumorosi.
- I tappi possono essere un valido ausilio a patto che in casa vi sia sempre qualcuno quando la persona dorme;
- Curare l’illuminazione: molte persone preferiscono avere in camera una piccola fonte luminosa collocata in basso, altre invece riferiscono di non riuscire a dormire se è presente anche pochissima luce.
- La riduzione dell’illuminazione durante la notte aiuta a mantenere il normale ritmo sonno-veglia.
- Controllare il letto e la sua inclinazione, sistemare correttamente il materasso e il piano su cui poggia.
- Un materasso troppo solido disturba il sonno perché costringe il malato a girarsi frequentemente.
- Verificare che la temperatura sia adeguata e il paziente sufficientemente coperto.
- Controllare l’allineamento corporeo in modo che la posizione sia la più comoda possibile.
- Molti pazienti richiedono cambi di posizione durante la notte al fine di prevenire l’insorgenza di piaghe da decubito, questo intervento altera il sonno e, poiché gli spostamenti devono essere effettuati ogni due ore, è chiaro che la notte diventa molto “corta”.
- Durante la notte, le preoccupazioni, l’ansietà e le paure possono diventare particolarmente intense, così come l’aumento dell’agitazione psicomotoria nelle persone con deficit cognitivi o negli anziani. Il dialogo con l’ammalato e la disponibilità ad ascoltare possono fare molto di più di un farmaco.
- Se il soggetto è incontinente, è importante controllare che sia asciutto prima di addormentarsi e che sia prontamente cambiato ogni volta che evacua.
- Effettuare una revisione dei farmaci dell’ammalato per verificare che prima di coricarsi non assuma medicamenti che stimolano la produzione di urina (diuretici); nel caso ciò avvenga, è utile consultare il medico per sapere se è possibile anticiparli al mattino. Non sospendere i farmaci senza aver prima chiesto il consiglio del medico curante.
- Alcuni studi scientifici hanno messo in evidenza che l’impiego di oli essenziali, diffusi con appositi vaporizzatori nell’ambiente, possono favorire il sonno. I principali oli essenziali impiegati sono quelli estratti dalla lavanda e dalla camomilla.
- Se il soggetto ama ascoltare musica, informarlo che prima di coricarsi non è consigliabile ascoltarla, soprattutto se è musica da discoteca o rock, in quanto tendono a eccitare disturbando il sonno.
Alcune tecniche utili
Massaggio rilassantePuò essere svolto da chiunque; non richiede una particolare preparazione in quanto consiste nell’effettuare semplici e lenti sfregamenti sulla schiena.
Questa tecnica è molto utilizzata per favorire il rilassamento e, di conseguenza, il sonno.
Anche il massaggio dei piedi può essere molto efficace, a patto che venga effettuato in modo leggero senza pressioni puntiformi sulla superficie plantare e dorsale. Semplici movimenti di torsione e distensione delle dita, sfioramenti e accarezzamenti possono conciliare il sonno.
La procedura consigliata si svolge come segue.
- Curare la temperatura dell’ambiente e garantire la privacy.
- Lavare le mani e scaldarle, gli stimoli freddi sono controproducenti.
- Sistemare la persona in posizione prona.
- Liberare la schiena dagli indumenti.
- Non effettuare il massaggio se la pelle presenta malattie.
- Utilizzare una lozione per massaggi, in farmacia o in erboristeria si trovano senza problemi.
- Versare il prodotto per il massaggio sulle mani.
- Cominciare con semplici movimenti rotatori effettuati con il palmo della mano sul sacro.
- Salire con entrambe le mani verso le scapole e compiendo movimenti rotatori anche in queste due zone.
- Scendere con le mani aperte verso il fondo della schiena in prossimità dei glutei.
- Effettuare movimenti circolari.
- Ripetere alcune volte il massaggio.
- Fornire una canottiera precedentemente scaldata sul calorifero.
- Se possibile far trovare il letto caldo.
Musicoterapia È una forma di terapia alternativa che utilizza la melodia e i suoni come mezzo per alleviare le malattie, in particolare quelle psicosomatiche.
Negli ultimi anni, alcuni istituti per l’infermieristica “basata sulle evidenze” hanno effettuato ricerche per valutare l’efficacia di questo strumento in ambito ospedaliero e non. Poiché la musicoterapia può aiutare ad abbassare i livelli d’ansia, si ritiene che possa essere utilizzata come stimolo naturale per favorire anche il sonno. L’aspetto più importante da sottolineare è l’assoluta innocuità rispetto ai farmaci, oltre al costo che è pari a zero. La musica viene spesso utilizzata insieme alle terapie classiche nel controllo del dolore.
L’ansia risente favorevolmente dell’effetto della musica, il tipo di melodia utilizzata è definita sedative music, trattandosi di un tipo di musica lenta, melodica, strumentale, eseguita con pianoforte o arpa.
Ascoltare questo tipo di musica alcune ore prima di coricarsi aiuta a conciliare il sonno.
Le librerie offrono una vasta gamma di libri con relative melodie.
Tecniche di visualizzazioneSono impiegate con buoni risultati, in aggiunta alle normali terapie convenzionali, in vari ambiti: sport, affari, gestione dell’ansia ecc.
La visualizzazione è un processo utilizzato da tutti in modo più o meno cosciente.
Coltivare sentimenti di odio e rabbia innesca un processo di visualizzazione inconsapevole con relativa stimolazione di ormoni che aumentano il grado di veglia, stimolano la produzione di succhi gastrici e rendono i muscoli più tonici. Anche senza volerlo si visualizza sempre: pensare alla vacanza appena trascorsa, prevedere che un esame a scuola andrà male o aver paura di andare in aereo significa “visualizzare”.
Se impiegata alcuni minuti tutti i giorni, la tecnica di visualizzazione può produrre buoni risultati in termini di rilassamento, diminuzione dello stress e gestione dei carichi emotivi. La visualizzazione consente di creare nella propria mente i presupposti per risultati auspicabili.
Quando si coltivano per anni pensieri di sconfitta, di autodistruzione, di inadeguatezza si costruisce nel proprio cervello una specie di palinsesto ben preciso dove i programmi sono sempre gli stessi: paura, ansia, disfatta, perdita, distruzione; spesso la vita che conduciamo riassume in modo esaustivo le nostre convinzioni più radicate. Probabilmente, se si arriva al punto di avere questi pensieri e sentirsi così male, la causa sarà da ricercare nelle esperienze avute nel corso della vita, nell’educazione impartita dai genitori, nelle “etichette” imposte fin dalla tenera età. Queste brevi considerazioni non vogliono sostituirsi a un percorso di psicoanalisi (che forse potrebbe essere utile a chiunque), ma vogliono semplicemente far riflettere sulla necessità di coltivare pensieri più sani e più salutari. Il cervello può essere considerato come un CD su cui l’individuo registra dei dati ogni giorno e in ogni istante, sia che si tratti di sensazioni positive sia che si tratti di sensazioni negative.
Un aspetto fondamentale della visualizzazione è la sensazione di essere seduti nella “stanza dei bottoni”, così facendo si attua un processo che promuove la consapevolezza della propria persona.
Annotare su un diario alcuni obiettivi a breve, a medio e a lungo termine può essere utile per guidare il percorso. Programmare gli obiettivi serva a capire dove si sta andando. Volete riuscire a rilassarvi? Volete essere più sereni? Volete riuscire a superare alcuni vostri limiti? È determinante scrivere tutto.
Per visualizzare non è necessario assumere posizioni particolari, l’importante è rilassarsi, sedersi su una poltrona o sdraiarsi. Più si è rilassati e più si riesce ad “andare in profondità”, dunque è bene trovare la posizione più comoda ed evitare tutti gli stimoli che possono interrompere la seduta (di circa 15-20 minuti al giorno). L’impiego di sottofondi musicali che richiamano gli elementi della natura (ruscelli, vento, cinguettii) può aumentare le sensazioni piacevoli che si vogliono ricreare.
La tecnica di visualizzazione mira a:
- rafforzare la sensazione che ciò che si desidera è realizzabile (maggior rilassamento);
- disintegrare le cose che fanno vivere male (preoccupazioni);
- consolidare i risultati che si otterranno nel tempo.
Quando si visualizza è fondamentale credere con forza che ciò a cui si aspira è raggiungibile, bisogna sentire con intensità questo sentimento, “vederlo” con gli occhi della mente e coltivarlo nel tempo in quanto le emozioni hanno un potente effetto sulla “meccanica” della fisiologia umana. Un altro aspetto importantissimo è la distruzione di ciò che crea preoccupazione: paura di non riuscire, paura di fare brutta figura, paura di essere derisi, paura di parlare: le paure hanno un effetto devastante sulla vita degli esseri umani. Una tecnica per allontanare le paure è la seguente: visualizzare una paura, una preoccupazione, un evento sgradito e poi chiuderlo in una scatola, questo processo deve essere partecipato e ben visualizzato. Quando la scatola è chiusa “spararla” contro il sole, anche qui è importante “vedere” e “sentire”: vedere che la scatola si allontana con la relativa paura e sentirla allontanarsi; quando diventa piccolissima ed è sempre più vicina al sole si deve avvertire la sensazione e “vedere” il cofanetto esplodere.
Il terzo aspetto è la sostituzione e il consolidamento del risultato. Dopo aver “distrutto”, si deve creare immediatamente nella mente l’immagine della situazione che si vorrebbe realizzare. Anche in questo caso bisogna sentire e vedere: più stimoli vi sono e meglio è, infatti risulta utile l’impiego di stimoli sonori, verbali, visivi che aiutino a fare sembrare vero il contenuto della visualizzazione. Questa banalissima tecnica può essere utilizzata per tutte le cose che preoccupano, anche se chiaramente non risolve i problemi dell’esistenza umana!
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