Assistere un familiare
Riposo e sonno
Il bisogno di riposare
Riposare e dormire sono attività fondamentali per il benessere di ogni persona. La qualità della vita dipende anche da un adeguato riposo: il recupero delle forze, la concentrazione, la sensazione di benessere che derivano dal dormire sono alla base di una vita sana.
Il bisogno di riposarsi e di dormire deve essere assecondato poiché l’assenza di riposo e di sonno può dare origine a un numero elevato di disturbi quali:
- rallentamento ideo-motorio;
- difficoltà a memorizzare e a ricordare;
- tendenza a commettere errori;
- depressione ed esaurimento delle forze.
Di conseguenza, l’essere umano per vivere deve necessariamente dormire.
L’insonnia è un problema molto frequente, soprattutto tra le persone anziane, ed è caratterizzata dall’insieme di disturbi che ostacola il normale processo del sonno con impossibilità ad addormentarsi e risvegli ripetuti e mattutini.
Le cause dell’insonnia sono molteplici e possono essere di natura psicologica o fisica. La qualità della vita risulta in ogni caso molto impoverita, la resa sul lavoro diminuisce e la possibilità di incorrere in incidenti aumenta vertiginosamente.
Generalmente si distinguono due tipi di disturbi del sonno:
- insonnia primaria;
- insonnia secondaria.
L’insonnia primaria non ha una causa ben precisa, mentre quella secondaria è la conseguenza di malattie di natura psicologica o fisica (insufficienza respiratoria, dolore cronico ecc.).
Alcuni studi hanno evidenziato come un’insonnia prolungata possa essere il campanello d’allarme di una possibile depressione latente.
Il sonno e il riposo sono due attività che hanno alcuni elementi in comune, ma che si differenziano per la peculiare condizione mentale che producono.
Il riposo consente all’organismo di recuperare le forze e di rilassarsi, ma è un’attività che non prevede necessariamente l’atto del dormire. Riposarsi significa rilassarsi, diminuire il grado di attenzione, inattivare alcune zone del cervello e attivarne altre mantenendo lo stato di veglia, cioè senza addormentarsi. Restare sdraiati sul sofà a leggere un libro o ad ascoltare musica è un’attività riposante.
Il sonno invece spegne la coscienza del mondo esterno e apre le porte di un “mondo interno”.
Durante il sonno il cervello disattiva temporaneamente alcuni centri e ne attiva altri. A semplice scopo informativo si ricorda che il sonno è caratterizzato principalmente da due fasi: fase REM e fase non REM.
Nella fase REM, contraddistinta da rapidi movimenti oculari (Rapid Eye Movement), il sonno assume caratteristiche particolari: l’attività sognante (onirica) diventa predominante e sia la circolazione sia l’attività respiratoria subiscono dei cambiamenti; questa fase si verifica 5 o 6 volte per notte.
Nella fase non REM, il cervello è meno sollecitato e il sonno è più regolare. La stanchezza può impedire alla persona di entrare nella fase REM e per questo motivo soggetti che si stancano molto durante la giornata riferiscono di non ricordare i sogni. Una persona adulta dovrebbe dormire circa otto ore al giorno, i neonati possono dormire anche sedici, diciassette ore al giorno.
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