Alimentazione
Alimentazione in età pediatrica
Aspetti nutrizionali del latte materno
Il latte materno è l’alimento ideale in quanto si adatta costantemente alle esigenze rapidamente mutevoli dei diversi momenti della vita del lattante; la sua composizione varia da donna a donna, da poppata a poppata e anche all’interno della stessa poppata. Il latte pretermine è più ricco di grassi e proteine e ha un minor contenuto di glucidi rispetto a quello di donne a termine. La composizione varia nei primi giorni di vita del neonato passando dalla fase del colostro (fino al quinto giorno di vita), alla fase del latte di transizione (quinto-decimo giorno di vita), a quella del latte definitivo (dopo il decimo giorno). Il colostro è un liquido di colore giallastro, prodotto in quantità relativamente scarsa, ricco di proteine e minerali, a elevato contenuto di anticorpi. Il latte maturo mostra invece una maggiore quota lipidica e di carboidrati. Il contenuto proteico, più elevato nelle prime fasi della lattazione e progressivamente ridotto in seguito, è il più basso tra i mammiferi (nettamente inferiore al latte vaccino, di capra e di asina) ed è qualitativamente differente. I principali costituenti proteici del latte materno sono la a-lattoalbumina e la lattoferrina, con un rapporto caseina/sieroproteina di 40/60 contro l’80/20 del latte vaccino; altri fondamentali costituenti proteici sono le immunoglobuline e il lisozima, fondamentali per l’attività difensiva nei confronti di patogeni. I lipidi sono la componente soggetta a un maggior grado di variabilità inter- e intraindividuale; variano infatti tra nutrice e nutrice ma anche tra una poppata e l’altra; variano inoltre nell’arco della stessa poppata, essendo più scarsi all’inizio e più abbondanti alla fine. Sono rappresentati per la maggior parteda trigliceridi, in misura minore da colesterolo, fosfolipidi e acidi grassi liberi. Per quanto riguarda la componente glucidica, il principale zucchero del latte materno è il lattosio; sono inoltre presenti glucosio, glicoproteine, glicoprotidi e oligosaccaridi. Altri fondamentali costituenti sono vitamine, sali minerali e, in minor misura, enzimi e ormoni. Il contenuto di vitamine varia in maniera rilevante in base allo stato nutrizionale della madre: gravi carenze possono comportare significativi difetti nel contenuto vitaminico. In particolare la vitamina D si trova in quantità variabile a seconda dell’intake materno e può essere insufficiente nel latte di donne vegetariane, aumentando il rischio di rachitismo nel bambino. Il ferro è contenuto in quantità modesta, ma è caratterizzato da un’elevata biodisponibilità.
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