Incontinenza urinaria -Tecniche comportamentali
Questo approccio, unito a modificazioni nello stile di vita, può risultare efficace nel trattamento di alcuni tipi di incontinenza e, anzi, potrebbe rivelarsi l’unico trattamento necessario. Le tecniche comportamentali includono le procedure indicate di seguito.
- Esercizi dei muscoli del perineo (esercizi di Kegel): questo tipo di “fisioterapia attiva” tende a rinforzare lo sfintere urinario e i muscoli del pavimento pelvico (quelli che aiutano il controllo della continenza). Gli esercizi sono particolarmente efficaci per l’incontinenza da sforzo, ma possono risultare utili anche nelle forme da urgenza. Per esercitare questa muscolatura, bisogna immaginare di dover arrestare il flusso dell’urina attraverso l’uretra: occorre quindi contrarre i muscoli che si utilizzerebbero e contare fino a tre, rilassarsi contando di nuovo fino a tre e quindi ripetere, per esempio venti volte; è ovviamente possibile eseguire questi esercizi quasi ovunque. Può essere difficile sapere se si stanno contraendo i muscoli giusti e in modo corretto: in genere, se si percepisce un senso di sollevamento del perineo durante la contrazione, vuol dire che si stanno usando i muscoli corretti; gli uomini, inoltre, possono avvertire una certa retrazione del pene. Per controllare la correttezza dell’esercizio, è utile eseguirli davanti a uno specchio: i muscoli dell’addome, delle natiche e delle cosce non dovrebbero contrarsi se si è in grado di limitare la contrazione alle strutture del perineo. Un altro modo di essere certi della validità dell’esercizio consiste nell’inserire un dito nell’ano o nella vagina: così facendo, i muscoli di cui si avverte la contrazione sono sicuramente quelli del pavimento pelvico. In ogni caso, specie in una prima fase, è possibile eseguire gli esercizi sotto il controllo di un fisioterapista, il quale dispone anche di apparecchiature per il bio-feedback che aiutano a sviluppare la consapevolezza della contrazione dei muscoli corretti. Dopo parecchi mesi di questi esercizi si dovrebbe notare un miglioramento del controllo urinario. Contrarre i muscoli è ovviamente opportuno quando si avverte uno stimolo impellente, oppure mentre si tossisce o si starnutisce.
- Allenamento vescicale: può essere consigliato, da solo o in associazione con altre terapie, per controllare l’incontinenza da urgenza. Consiste nell’imparare a posporre la minzione dopo che se ne è avvertito lo stimolo urgente. Si può iniziare cercando di posticipare di 10 minuti ogni stimolo; i tempi possono essere in seguito gradualmente portati a 20 minuti. Quando si sente lo stimolo occorre rilassarsi, respirare lentamente e profondamente, oppure cercare di distrarsi facendo qualcosa di pratico. Lo scopo è quello di riuscire a urinare a intervalli fisiologici (tra le due e le quattro ore). Un altro aspetto dell’allenamento è praticare la minzione in due tempi, ovvero urinare, quindi attendere qualche minuto e cercare di farlo nuovamente, in modo da riuscire a svuotare meglio la propria vescica.
- Minzioni a orario: si tratta in questo caso di effettuare la minzione a orari fissi, piuttosto che alla comparsa dello stimolo. Generalmente, la tabella prevede di urinare una volta ogni 2-4 ore.
- Introduzione di cibi e bevande: in alcuni casi, con questi provvedimenti è già possibile ottenere sensibili risultati. L’eliminazione di alcolici e caffeina sarà indispensabile se questi sono in grado di scatenare l’incontinenza, e la stesso effetto si avrà con l’eliminazione dei cibi acidi, che tendono a irritare la vescica. In alcuni soggetti è sufficiente ridurre l’apporto di liquidi in serata. La riduzione del peso corporeo sarà sempre un provvedimento assai favorevole.
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