Incontinenza urinaria -Farmaci
Spesso l’incontinenza urinaria viene corretta con l’aiuto di medicinali, che comunque vengono utilizzati parallelamente alle tecniche comportamentali. I farmaci più frequentemente utilizzati sono elencati di seguito.
- Anticolinergici, in grado di calmare una vescica iperattiva e quindi utili nelle forme da urgenza. Tra i più comuni oggi ci sono l’ossibutinina, la tolterodina e la solifenacina. L’effetto collaterale inevitabile e comune più o meno a tutti questi farmaci è la secchezza della bocca. Per far fronte a questo effetto si sarebbe tentati di bere di più, ma ciò potrebbe essere controproducente; si consiglia invece di masticare una gomma per aumentare la produzione di saliva. Sono a disposizione anche formulazioni “a lento rilascio”, che riducono in parte questo disturbo.
- Antidepressivi: di uso comune, in questa categoria, sono l’imipramina e la più recente duloxetina; scopo di questi farmaci è il rilassamento della muscolatura vescicale e l’aumento della contrazione dello sfintere.
- Antibiotici: sono ovviamente da impiegare se alla base dell’irritazione vescicale c’è un’infezione dimostrata; il successo del trattamento intrapreso è legato alla scelta dell’antibiotico, che deve essere il più possibile “mirato” sul germe sicuramente o verosimilmente in causa.
- Altri farmaci: le forme di incontinenza del maschio legate all’ingrossamento prostatico possono essere risolte dalle terapie mediche specifiche per questa patologia, per esempio farmaci che facilitano l’apertura del collo vescicale, alfa-litici (tamsulosina, alfuzosina ecc.) e la finasteride. Al momento non esiste invece alcuna terapia medica efficace e tollerabile in grado di aumentare direttamente la contrazione della muscolatura vescicale, laddove sarebbe necessario.
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