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Diarrea del viaggiatore
La diarrea del viaggiatore è la più frequente malattia associata a contaminazione di bevande e alimenti che colpisce i viaggiatori. Si manifesta molto comunemente in coloro che si recano in paesi con tenore igienico-sanitario inferiore rispetto a quello della zona di provenienza. Si presenta con diarrea, febbre, nausea, vomito, crampi addominali e talvolta sangue nelle feci.
In genere la malattia si risolve in 3-7 giorni, spesso spontaneamente. La sua principale causa è rappresentata da agenti infettivi (batteri nella maggior parte dei casi, ma anche parassiti e virus). L’Escherichia coli enterotossigeno e l’Escherichia coli enteroaggregante sono i batteri più frequentemente in causa.
Dove si contrae la diarrea del viaggiatore
In base alle condizioni igieniche nel mondo si distinguono 3 aree caratterizzate da diversi livelli di rischio:
- aree a rischio elevato: la maggior parte dell’Asia, Medio Oriente (Turchia), Africa (eccetto il Sudafrica), America Centrale e parte dell’America Latina;
- aree a rischio intermedio: Europa orientale, Sudafrica, alcuni stati dell’America Latina e alcune isole dei Caraibi;
- aree a rischio basso: Europa nordoccidentale, Stati Uniti, Canada, Australia, Nuova Zelanda, Giappone.
Prevenzione
Per evitare la diarrea del viaggiatore è essenziale fare attenzione alla scelta dei cibi e delle bevande. Non sono in genere consigliati gli antibiotici, salvo in casi particolari.
Cosa fare
- Bere acqua, tè zuccherato, acqua di riso.
- Mangiare riso bollito, carote, patate lesse, mele, banane, eventualmente carne alla griglia.
- Assumere soluzioni reidratanti (disponibili in farmacia).
- Usare, se necessario, un farmaco antidiarroico (per esempio a base di loperamide), un antibiotico “intestinale” non assorbibile (per esempio la rifaximina) ed eventualmente un antipiretico nel caso sia presente anche uno stato di alterazione febbrile.
Cosa non fare
- Consumare latte, latticini o verdure.
Quando rivolgersi al medico
Se la diarrea è abbondante, persiste per più di 24 ore, vi è sangue nelle feci o febbre elevata, è necessario consultare un medico.
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