Primo Soccorso
Apparato digerente
Quando rivolgersi al medico
Se la diarrea non si attenua o non si risolve nell’arco di alcuni giorni è opportuno contattare il medico, che potrà decidere se effettuare una valutazione più approfondita, in linea di massima con esami delle feci (esame chimico-fisico, ricerca dei parassiti, coltura) ed eventualmente del sangue (soprattutto se le condizioni generali del paziente appaiono compromesse). La presenza di sangue nelle feci in corso di diarrea va sempre considerata con attenzione, informando il medico. Talvolta l’emissione di sangue può essere legata anche solo a un’irritazione anale, con la formazione di ragadi o l’escoriazione di emorroidi (in questo caso si avrà l’emissione di sangue rosso vivo al termine dell’evacuazione, rilevabile in forma di gocce nel gabinetto oppure sulla carta igienica), oppure a particolari agenti infettivi che provocano un’emorragia intestinale. Altre volte, al contrario, la presenza di sangue, specie se abbondante e mescolato alle feci, può costituire un segnale di allarme (indicando, per esempio, la presenza di malattie tumorali o infiammatorie severe dell’intestino). L’emissione di feci nere semiliquide, particolarmente maleodoranti e untuose (che rappresentano la cosiddetta melena) costituisce il segno di un’emorragia digestiva nella parte alta del tubo digerente (causata per esempio da un’ulcera dello stomaco o del duodeno) e richiede un immediato accesso in Pronto soccorso.
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