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Somministrare la terapia
Principali antisettici
Iodio povidoneÈ una sostanza che contiene iodio, ha una colorazione marrone intensa, è confezionato in soluzione acquosa; quando si utilizza sulle mucose bisogna accertarsi che non abbia alcol. Possiede un ampio spettro d’azione, cioè è attivo su molti batteri, virus e funghi. Questo prodotto è ampiamente utilizzato anche in circostanze non necessarie. Le principali indicazioni sono: disinfezione di piccole ferite, disinfezione della cute prima di incannulare una vena in particolari pazienti, disinfezione delle ferite chirurgiche.
Si applica su garza sterile e si stendere sulla cute, facendo attenzione a non ripassare sulla zona precedentemente disinfettata. Lasciare asciugare. Sulla cute lesionata provoca senso di bruciore.
Può interferire sulla funzionalità tiroidea e le applicazioni continue creano dermatite.
Clorexidina La clorexidina è un antisettico utilizzato per moltissimi scopi, ha un ottimo effetto battericida; l’alcol ne potenzia l’effetto.
Si applica sulle mucose (in soluzione acquosa) e sulle ferite ed è spesso utilizzata per la disinfezione dell’apparato urogenitale prima di cateterismi. In soluzione alcolica, si utilizza per disinfettare la cute prima di una iniezione endovenosa; non sempre è facile reperirlo nelle farmacie. Esiste anche sotto forma di collutorio per l’igiene orale.
Presenta una bassa tossicità, ma può provocare dermatiti; non si utilizza nell’orecchio (campo otologico), colora in modo transitorio i denti.
Acqua ossigenata (perossido d’idrogeno)L’acqua ossigenata è un antisettico blando molto utilizzato. Il suo uso dovrebbe essere limitato alle ferite sporche per favorirne il lavaggio e rimuovere i detriti.
Esiste in varie concentrazioni ma la più utilizzata è quella al 3%, cioè 10 volumi, concentrazioni maggiori sono corrosive e ustionano.
Si utilizza irrorando la ferita con il getto, il suo effetto non si protrae nel tempo. Non deve essere mischiata con altri disinfettanti, per esempio lo iodio. Non deve essere usata per effettuare lavaggi in cavità o in tragitti fistolosi per il rischio di creare embolie gassose.
Le concentrazioni superioriori a 10 volumi sono ustionanti e pertanto non devono essere impiegate.
Clorossidante elettroliticoQuesto prodotto è composto da sodio ipoclorito, sostanza simile alla varechina; possiede azione battericida.
In base alla diluizione viene impiegato per vari scopi: disinfezione di sanitari, di frutta e verdura e anche di ferite. Si inattiva abbastanza rapidamente a contatto con il sangue, il pus e materiale organico e se esposto a temperature elevate; se ingerito, è tossico.
AlcoliLe nuove disposizioni di legge vietano l’utilizzo dell’alcol etilico denaturato (il comune alcol di colore rosa) per la disinfezione. L’alcol etilico puro a 70° non denaturato è ampiamente utilizzato in molti ambiti. Viste la sua altissima evaporabilità e l’azione battericida, lo si impiega in associazione con altri prodotti (clorexidina, cloramina) per disinfettare la cute sana prima delle punture. L’alcol rosa è impiegato anche per scopi igienizzanti: pulizia di superfici, vetri ecc.
Si utilizza inumidendo un batuffolo di cotone e si procede con movimenti circolari dall’interno verso l’esterno, lasciare asciugare.
Non è utilizzabile su ferite ed ustioni per il suo effetto irritante e disidratante, oltre che per il bruciore che scatena al contatto con la cute ferita. È consigliabile preferire i composti a base di clorexidina e alcol.
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