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Pompe infusionali
L’insieme del circuito per l’alimentazione enterale è composto da tre parti distinte: sostanze nutritive, nutripompa, strumenti per la somministrazione dei nutrienti. Le sostanze nutritive sono costituite da soluzioni complete pronte all’uso, soluzioni modificate in base alle patologie da trattare (per diabetici, per pazienti con piaghe) e soluzioni parziali che non possono sostituire una dieta bilanciata. Le sospensioni già pronte devono essere agitate energicamente prima di essere utilizzate, invece le soluzioni in polvere devono essere diluite con acqua prima del loro impiego. Una volta aperte devono essere consumate entro 24 ore. La somministrazione dei nutrienti avviene quasi sempre mediante l’ausilio di pompe nutrizionali, dette tecnicamente nutripompe.
Le nutripompe sono apparecchi elettrici in grado di somministrare con regolarità le soluzioni. Esse sono dotate di una pila in grado di garantire il funzionamento del sistema per un periodo limitato in caso di assenza di elettricità e possiedono un display che consente di impostare sia la velocità d’infusione espressa in ml/ora sia i vari allarmi. Molte pompe sono studiate per funzionare appositamente con alcuni set, cioè non sono universali. Per infondere le soluzioni sono necessari anche dei particolari materiali: deflussore, siringone da 60 cc, asta per il fissaggio della pompa e della sacca.
Il deflussore è un tubo lungo che può possedere, a una delle estremità, una sacca in PVC o un raccordo particolare per perforare le sacche e, dall’altra, un cono per l’inserimento del deflussore stesso nella PEG. Sacca, raccordo e cono sono dotati di morsetto per occludere il deflussore. Una parte del deflussore viene fatta passare nella nutripompa.
Il siringone da 50-60 ml serve per i lavaggi.
L’asta è composta da un tubo allungabile (telescopico), da un appoggio largo dotato di rotelle e da un’estremità a cui si aggancia la sacca.
La pompa, le soluzioni nutrizionali e il deflussore sono dispositivi che vengono forniti da apposite ditte presso il proprio domicilio o nelle strutture sanitarie, dopo la valutazione del dietologo.
La preparazione delle soluzioni deve avvenire seguendo una procedura specifica e necessaria che mira a verificare in particolare:
- la correttezza della soluzione da infondere, soprattutto se è necessario impiegare differenti miscele;
- la data di scadenza: se il prodotto è scaduto ovviamente non deve essere somministrato;
- l’integrità della confezione dei nutrienti e del deflussore. Alcuni flaconi possiedono il vuoto e producono il caratteristico “clic” quando si svita il tappo; la deflessione normalmente presente scompare dopo l’apertura;
- la corretta impostazione della velocità d’infusione, espressa in millilitri/minuto;
- l’avvenuto collegamento della nutripompa alla rete elettrica;
- l’assenza di occlusioni della PEG, che va comunque lavata prima di cominciare a infondere.
Terminata la procedura ora descritta, si può procedere alla preparazione del sistema nutrizionale che può prevedere l’impiego di una sacca o di un flacone. Le modalità d’uso di sacca e flacone differiscono leggermente; delle peculiarità dell’una e dell’altro si darà conto in seguito. In ogni caso, prima di compiere qualsiasi operazione procedere a lavarsi le mani con acqua e sapone, avendo cura di rimuovere anelli e orologi; insaponare per 2 minuti e poi sciacquare abbondantemente, asciugare con asciugamano oppure, meglio ancora, con tovaglioli di carta.
Preparare un piano pulito dove riporre il necessario, ovvero i prodotti elencati di seguito:
- nutrienti;
- deflussore;
- apribottiglie;
- un bicchiere d’acqua tiepida;
- salviette pulite.
Per la preparazione della sacca procedere come segue.
- Riempire la sacca con la quantità di soluzione prescritta (agitare bene prima di aprirla), avendo precedentemente effettuato la chiusura del morsetto del deflussore.
- Versare il contenuto dei flaconi nella sacca; evitare di parlare durante questa procedura.
- Chiudere la sacca e appenderla all’asta.
- Alcune sacche non possiedono il deflussore incorporato, che è fornito separatamente; in questo caso la parte appuntita del deflussore (baionetta) deve essere inserita nella sacca e si deve aprire la valvola per l’ingresso dell’aria (altrimenti la soluzione non scende).
- Aprire lentamente il morsetto e fare defluire il contenuto fino alla fine del deflussore; molte volte è indispensabile aprire la valvola terminale per consentire il deflusso di soluzioni particolarmente dense; chiudere, quindi, il morsetto.
- Riempire la camera di gocciolamento fino alla tacca indicata e non oltre.
- Inserire il deflussore nella nutripompa.
- Controllare la velocità.
- Inserire il cono nella PEG e avviare la nutrizione.
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