Polipo
Tumore generalmente benigno, spesso peduncolato, che si sviluppa sulle mucose delle cavità naturali dell’organismo. I polipi, isolati o multipli, formano un rilievo più o meno sporgente sulla parete dell’organo colpito; sono in genere peduncolati (uniti all’organo tramite un asse connettivo rivestito di mucosa), più raramente sessili (poco sporgenti). Si formano per lo più nel tubo digerente (colon, stomaco, retto), sulla mucosa uterina, nel naso e nella laringe. Quelli che interessano la vescica non sono invece veri e propri polipi, sebbene vengano chiamati così, bensì papillomi. I polipi colici e rettali sono di tipo iperplasico, o giovanile, non soggetto a degenerazioni, oppure di tipo adenomatoso, che può degenerare in cancro. Un tumore maligno può assumere l’aspetto di un polipo.
Sintomi e segni
I sintomi dipendono dalla localizzazione dei polipi, che spesso passano inosservati e vengono scoperti in modo fortuito. I più voluminosi possono tuttavia ostruire un condotto.
I polipi della cavità uterina sono localizzati sul collo o nel corpo dell’utero e possono dar luogo a emorragie.
I polipi laringei si sviluppano nella laringe, vicino alle corde vocali, manifestandosi con alterazione della voce.
I polipi digestivi sono spesso multipli e comportano lievi emorragie. I più voluminosi possono ostruire l’intestino, causando un’invaginazione. In alcuni casi sono familiari (sindrome di Peutz-Jeghers, poliposi colorettale).
I polipi delle fosse nasali si manifestano con ostruzione nasale, rinorrea (gocciolamento nasale) e talvolta perdita dell’olfatto. I polipi presenti in una sola fossa, quasi sempre benigni, sono generalmente imputabili a sinusite cronica o a un tumore. La presenza di polipi in entrambe le fosse nasali è indice di poliposi rinosinusale.
I polipi del meato uretrale, benigni, insorgono principalmente nelle donne anziane. Si presentano come sporgenze rosse, talvolta peduncolate, che si manifestano con dolore locale in caso di sfregamento, emorragia e, in alcuni casi, difficoltà della minzione.
Diagnosi
Alcuni polipi, come quelli delle fosse nasali, del meato uretrale o della cervice uterina, possono essere osservati direttamente, mentre quelli del retto vengono individuati mediante la palpazione rettale. La rilevazione dei polipi si basa sulle tecniche endoscopiche (isteroscopia per l’utero, colonscopia per il colon, laringoscopia per le corde vocali, cistoscopia per la vescica). La biopsia rivela la natura, precancerosa o meno, del polipo.
Evoluzione
Alcuni polipi sono considerati formazioni precancerose: in particolare, quelli del colon sono soggetti a evoluzione maligna. Il rischio di evoluzione neoplastica è direttamente proporzionale alle dimensioni, al numero e alla presenza di focolai displasici (anomalie dello sviluppo tissutale visibili al microscopio).
Trattamento
Consiste nell’ablazione chirurgica dei polipi, in genere per via endoscopica, seguita dall’esame istologico. Alcuni polipi, come quelli delle fosse nasali, presentano recidive che devono essere nuovamente operate. L’ablazione di un polipo dell’utero deve essere associata al controllo della cavità uterina per isteroscopia, che rileva talvolta la presenza di un cancro del corpo uterino. I polipi intestinali vanno rimossi non appena scoperti: questo intervento rientra nelle misure di prevenzione del cancro del colon.
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