ISTEROSCOPIA
Esame che permette l’esplorazione della cavità uterina mediante isteroscopio (tubo in fibre ottiche) e il trattamento delle lesioni eventualmente riscontrate.
L’isteroscopia è indicata nella ricerca di anomalie della mucosa uterina (sinechie, polipi, fibromi, cancro).
Tipi di isteroscopia
L’indagine può essere effettuata tanto per fornire basi più sicure alla diagnosi dopo un esame radiografico dell’utero (isteroscopia diagnostica), quanto per effettuare alcuni interventi chirurgici (isteroscopia operatoria).
Isteroscopia diagnostica Si serve di un isteroscopio lungo e sottile, del diametro di 2 mm, che trasmette l’immagine captata sia direttamente all’occhio dell’osservatore, sia a uno schermo, per mezzo di una telecamera. Dopo l’inserimento dello speculum e la disinfezione della cavità uterina, lo strumento viene fatto passare attraverso l’orifizio della cervice e sospinto nell’utero, sotto controllo visivo. L’insufflazione di anidride carbonica distende la cavità e ne facilita l’esplorazione. Nella donna ancora fertile l’esame viene praticato tra il decimo e il quattordicesimo giorno del ciclo, ossia prima dell’ovulazione. Si tratta di un’indagine indolore, che dura qualche minuto e può essere effettuata in ambulatorio, durante una visita ginecologica.
Isteroscopia operatoria Si avvale di un isteroscopio circondato da una guaina in cui vengono fatti scorrere gli strumenti chirurgici. Richiede l’anestesia, che può essere generale o regionale (rachianestesia, per iniezione dell’anestetico nel canale rachideo). Il chirurgo asporta la lesione uterina, polipo o fibroma, per le vie naturali. L’intervento non dura mai più di 1 ora e in genere si svolge in day hospital.
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