Farmaci eGravidanza -Come la gravidanza altera l’effetto di un farmaco
Durante la gravidanza, in conseguenza delle modificazioni dell’organismo materno, si possono verificare dei cambiamenti nelle modalità con cui i farmaci vengono assimilati dall’organismo:
- il vomito, spesso presente in gravidanza, può ridurre notevolmente o annullare gli effetti della dose somministrata;
- il flusso sanguigno intestinale aumenta in gravidanza, e ciò può incrementare l’assorbimento dei farmaci assunti per via orale;
- anche il flusso sanguigno “periferico” aumenta in gravidanza, e ciò può incrementare l’assorbimento dei farmaci somministrati per altre vie, quali quella intramuscolare o polmonare;
- in gravidanza aumenta la produzione di progesterone, un ormone che riduce la motilità intestinale, e ciò comporta un rallentamento della motilità dello stomaco e un ritardo nello svuotamento del suo contenuto. Ne consegue che i farmaci assunti per via orale possono andare incontro a una modifica del loro assorbimento da parte dell’intestino.
Le alterazioni dell’organismo indotte dalla gravidanza influenzano anche le modalità con cui i farmaci, una volta assorbiti, circolano. Durante la gravidanza, per esempio, nel sistema cardiocircolatorio aumenta il volume dei liquidi circolanti all’interno (si parla di aumento della volemia) e all’esterno dei vasi sanguigni (compartimento extravascolare), e aumentano anche la frequenza e la gittata cardiaca.
La gravidanza altera poi le modalità di funzionamento di alcuni enzimi deputati a metabolizzare i farmaci: ne deriva che, rispetto alle donne che non sono in gravidanza, la concentrazione di un farmaco nell’organismo può risultare maggiore (se gli enzimi metabolizzano meno) o minore (se avviene il contrario); per questo motivo talvolta è lo stesso medico a modificare la posologia di un farmaco da somministrare a una gravida. La maggior parte dei farmaci attraversa la placenta utilizzando diversi meccanismi, che variano a seconda delle caratteristiche chimico-fisiche del farmaco, di quelle anatomiche e fisiologiche della placenta e delle peculiarità del sistema circolatorio esistente tra gestante e feto (emodinamica del circolo materno-fetale), a loro volta variabili a seconda del periodo della gravidanza.
L’effetto tossico di un farmaco sul feto si manifesta con la comparsa di aborto o di una malformazione fetale, oppure con ritardi della crescita del feto nell’utero (aumento della morbilità e mortalità perinatale).
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