Farmaci eGravidanza -Stadi della gravidanza
- Tra il 1° e il 15° giorno di gravidanza (stadio della blastogenesi) l’uovo fecondato (oocita) è poco suscettibile alle azioni tossiche della maggior parte dei farmaci. Infatti, nel caso in cui i danni prodotti siano di lieve entità, le cellule superstiti sono in grado di compensarli e formare un embrione normale, grazie agli intensi processi di crescita propri di questo periodo. Tuttavia, se il farmaco è particolarmente tossico (come è il caso dei farmaci antitumorali), si verificherà la morte dell’oocita in seguito all’eliminazione di tutte o della maggior parte delle cellule e quindi si avrà un aborto. In buona sostanza, durante lo stadio della blastogenesi qualsiasi agente nocivo ha un effetto “tutto o nulla”: morte del feto o assenza totale di danni.
- Il periodo compreso tra il 16° e il 60° giorno di gravidanza (stadio dell’organogenesi) è il più critico per la comparsa di difetti congeniti. In questa fase avvengono infatti la differenziazione, la mobilizzazione e l’organizzazione delle varie tipologie cellulari, e l’embrione risulta particolarmente suscettibile agli agenti cosiddetti teratogeni, cioè capaci di danneggiare lo sviluppo embrionale e provocare malformazioni (labioschisi, con o senza palatoschisi, microencefalia, cecità, malformazioni viscerali). Questo è dunque il periodo di maggior rischio, in quanto i farmaci teratogeni possono pregiudicare lo sviluppo degli organi.
- Dal 61° al 280° giorno (stadio fetale) l’embrione è completamente differenziato e va incontro ad accrescimento, parallelamente alla maturazione funzionale degli organi. L’assunzione dei farmaci durante questo stadio non causa alterazioni morfologiche, ma può determinare difetti della crescita o alterazioni funzionali.
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