Emodinamica
Parte della fisiologia che studia le leggi relative alla circolazione del sangue nei vasi (flusso, pressione, velocità e così via). L’emodinamica distingue due tipi di circolazione sanguigna: quella grande (o sistemica), costituita dall’aorta e dai suoi rami, e dalle due vene cave con i loro rami, e quella piccola (o polmonare), costituita dall’arteria polmonare e dai suoi rami, oltre che dalle vene polmonari. Il flusso sanguigno è identico nelle due circolazioni ma, poiché le resistenze delle arteriole polmonari sono 5-6 volte più basse di quelle delle arteriole sistemiche, la pressione risulta diversa. La circolazione sistemica, ad alta pressione, è caratterizzata da un valore massimo, la pressione sistolica (120-140 ml di mercurio) quando il cuore si contrae, e da un valore minimo, la pressione diastolica (70-80 ml di mercurio) quando il muscolo cardiaco si rilassa riempiendosi di sangue. Questi due dati variano a seconda dell’età. È normale che la pressione sistemica assuma valori più alti sotto sforzo, per via dell’aumento della gittata cardiaca. La circolazione polmonare è a bassa pressione e, come quella sistemica, ha un valore massimo, sistolico (25 ml di mercurio), e uno minimo, diastolico (13 ml di mercurio).
Misure e studi emodinamici
La pressione sistemica, comunemente detta pressione arteriosa, si misura con l’ausilio di uno sfigmomanometro (o tensiometro). Per misurare con precisione le pressioni di entrambe le circolazioni, la gittata cardiaca e la resistenza delle arteriole, si utilizza invece un catetere.
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