Assistere un familiare
Vestirsi
Consigli per essere autonomi
Le principali difficoltà che il soggetto con disturbi motori incontra nella vestizione sono:
- incapacità o limitazioni ad abbottonarsi e a sbottonarsi;
- incapacità o limitazioni a indossare e a togliere gli indumenti della parte superiore del corpo;
- incapacità o limitazioni a indossare e a togliere gli indumenti della parte inferiore del corpo.
Come già accennato, per ridurre le difficoltà legate alle limitazioni create dai bottoni sarebbe opportuno sostituirli con strisce di velcro, in alternativa si tenga presente che i bottoni grandi causano meno sforzo nel compiere i movimenti fini.
La capacità o l’incapacità di indossare e di rimuovere gli abiti dalla parte superiore del corpo dipende dalla stabilità e dall’equilibrio della persona oltre che dalla forza e dalla possibilità di muovere almeno un braccio; per rendere più facili le manovre si può stare seduti o, se si è in grado, in piedi.
Per favorire l’equilibrio e prevenire le cadute, gli abiti della parte inferiore del corpo devono essere rimossi restando seduti o sdraiati.
Prima di trattare delle modalità per indossare e rimuovere gli indumenti, è bene elencare brevemente alcune regole fondamentali per essere efficaci nell’assistenza al paziente che non può soddisfare in autonomia il bisogno di vestirsi:
- se possibile, insegnare le tecniche che consentono d’indossare l’abbigliamento con una sola mano;
- quando si spiega a pazienti con difficoltà di linguaggio è importante accompagnare le parole con i gesti;
- fare “partecipare” la mano disabile a tutte le attività;
- se è necessario aiutare la persona, ricordarsi sempre di vestire prima l’arto debole e poi quello sano;
- nel caso si debba aiutare il malato a svestirsi, svestire prima la parte sana e poi quella malata;
- fare attenzione a non sostituirsi alle capacità del malato (mancanza di tempo) ma spronarlo a fare da solo;
- il pigiama non è un obbligo: se la persona preferisce un abbigliamento comodo e le condizioni generali lo consentono, rispettare la sua volontà;
- la biancheria intima deve essere sostituita giornalmente;
- se il malato ha la febbre e suda, è meglio sostituire più volte al giorno gli indumenti.
Le difficoltà più grandi nel vestire e svestire gli ammalati si riscontrano in caso di paresi completa del tronco e nell’emiparesi, cioè nell’incapacità di muovere gli arti superiori o metà del corpo. Queste condizioni minano l’autonomia del paziente: nel primo caso, quello della paresi del tutto, ma anche nel caso dell’emiparesi l’autonomia è comunque pesantemente limitata.
Lo scopo di chi assiste è quello di rendere il più possibile indipendente la persona malata. Molte volte i soggetti afflitti da gravi compromissioni tendono ad avere instabilità emotiva e si scoraggiano molto facilmente, quindi è utile armarsi di pazienza e non arrendersi dopo i primi tentativi.
Indumenti per la parte superiore del corpo
Reggiseno Se si deve assistere una paziente nell’indossare il reggiseno, fare attenzione che le coppe siano rivolte verso l’esterno e poi procedere portando l’allacciatura nella parte anteriore del torace in modo da vedere ciò che si sta facendo, una volta abbottonato, ruotarlo intorno alla vita fino a portare l’allacciatura nella parte posteriore, in questo modo si avrà il reggiseno agganciato con le spalline rivolte verso il basso. Afferrare il braccio malato con la mano sana e infilarlo nella bretella, poi con il braccio indenne compiere lo stesso movimento.
Per togliere il reggiseno fare scendere la bretella dalla parte malata fino al gomito e poi fare altrettanto con il lato sano. Fare ruotare il reggiseno con l’apertura posta anteriormente e slacciarlo. Scegliere possibilmente un reggiseno con il velcro.
Camicia La prima regola da seguire per aiutare a indossare camicie e maglioni è la seguente: vestire sempre per prima la parte malata.
Per fare indossare la camicia, tenerla aperta sulle gambe, infilare il braccio malato fino alla spalla oltrepassandola, infilare infine il braccio sano nella manica e abbottonare. Meglio se l’abbottonatura è in velcro.
Per togliere la camicia, aprire il velcro e poi sfilarla dal braccio del lato sano, con la stessa mano sfilare poi la manica dal lato malato.
Maglione Anche i maglioni si infilano prima dal lato malato, poi si fa passare la testa e infine si inserisce il braccio sano. Se il soggetto non riesce a muovere gli arti superiori, il movimento verrà effettuato da terzi: si infilano prima le braccia e poi si fa passare la testa. Per rimuovere l’indumento, si compie il movimento contrario, cioè prima si sfila la maglietta dalla testa e poi dalle braccia. Scegliere indumenti non troppo rigidi.
Alcuni ausili Come già accennato, i bottoni dovrebbero essere eliminati o almeno essere solo a scopo estetico; se invece non si vogliono modificare gli abiti, si può provvedere all’utilizzo di un ausilio chiamato infilabottoni.
Per facilitare la vestizione si possono anche adoperare presidi semplici ma di grande utilità chiamati infila-abiti. Tali ausili sono leggeri, dotati di un’impugnatura anatomica e di una calamita all’estremità, e aiutano il paziente a raggiungere posti che le limitazioni rendono inaccessibili.
Indumenti per la parte inferiore del corpo
Prima di compiere qualsiasi tentativo è necessario valutare l’equilibrio del paziente: se il soggetto non riesce a stare in piedi e neanche seduto si deve provvedere alla vestizione nella posizione sdraiata (supina). Se possibile, la persona deve fare svolgere tutto il movimento in modo autonomo ma se questo non è fattibile bisogna compiere il procedimento seguendo alcune semplici accorgimenti. In posizione dorsale (supina) si infilano i pantaloni in entrambe le gambe e poi si chiede alla persona di fare il “ponte”, cioè di arcuare la schiena alzando il sedere e puntando i piedi, e in questo modo si fanno scorrere gli indumenti verso l’alto.
Alcuni malati non riescono a fare questo movimento, in questo caso bisogna infilare prima le gambe e poi ruotare sul fianco destro il malato avendo cura di tirare il lato del pantalone fino all’anca. Poi questa manovra si esegue dal lato opposto e si infila il lato sinistro; infine, con il paziente in posizione supina, si abbottonano i calzoni. Se il soggetto riesce a stare seduto, ma vi è un deficit della parte laterale del corpo si devono seguire i consigli riportati per la vestizione della parte superiore.
Si infila prima la gamba malata e poi quella sana.
Per indossare pantaloni e mutande sistemarsi in posizione seduta, prendere la gamba malata e portarla sul ginocchio sano, infilare l’indumento nella gamba debole fino a far fuoriuscire il piede e riportare a terra la gamba malata. Infilare, con l’aiuto del braccio sano la gamba sana, a questo punto si dovrebbe riuscire ad alzarsi e a sollevare i calzoni, altrimenti farli avanzare spostandosi prima su un fianco poi sull’altro.
Per indossare la calze si possono impiegare ausili, quali gli infilacalze, che facilitano la loro introduzione soprattutto quando è necessario indossare calze antiemboliche.
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