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Il piede diabetico
Il piede diabetico è una complicanza molto frequente tra i soggetti malati di diabete e consiste nell’insieme di infezione, ulcerazione e/o distruzione dei tessuti profondi accompagnato da disturbi neurologici e vari stadi di insufficiente circolazione sanguigna agli arti inferiori. I disturbi che colpiscono i piedi possono restare latenti per moltissimi anni e poi presentarsi con tutta la loro prepotenza, ma per fortuna possono essere diagnosticati precocemente con semplici analisi che è possibile effettuare presso l’ambulatorio del medico di base o presso il più vicino centro di diabetologia.
Non tutti i diabetici sviluppano inevitabilmente malattie a carico del piede, anche se un soggetto con una storia di malattia diabetica di 25 anni, per esempio, ha notevoli possibilità di andare incontro ad alterazioni neurologiche e circolatorie.
Il buon compenso glicemico è fondamentale per la prevenzione delle complicanze a lungo termine. Molte volte le persone malate di diabete non recepiscono l’importanza di uno stile di vita sano, della dieta e della normalizzazione della glicemia con la terapia farmacologica. Una glicemia costantemente alta (iperglicemia) non crea problemi nell’immediato e quindi i pazienti tendono a sottovalutare il disturbo; purtroppo, però, elevati livelli di glicemia per periodi prolungati sono all’origine di tutta una serie di gravi problemi e, inoltre, ritardano la guarigione delle ulcere, se presenti.
L’iperglicemia danneggia i nervi e i vasi sanguigni colpendo alcuni organi bersaglio quali: cervello, cuore, reni, occhi e soprattutto i piedi.
Le ulcere che colpiscono i piedi solitamente sono accompagnate da una serie di altri sintomi ben precisi: malattie dei nervi (neuropatia), scarso afflusso di sangue (arteriopatia), deformità della struttura ossea e traumi associati. Poiché le ulcere dei piedi nelle persone diabetiche sono responsabili della gran parte delle amputazioni delle gambe, gli interventi effettuati in prevenzione mirano ad abbattere, o almeno a ridurre, questa tragica conseguenza.
Un altro fattore scatenante è rappresentato dalle scarpe: esse sono infatti responsabili della stragrande maggioranza delle ferite traumatiche dei piedi (calli, vesciche, ulcere) e delle relative complicanze.
Per tenere sotto controllo l’evoluzione della malattia in tutte le sue accezioni è richiesta la partecipazione attiva dei pazienti nel processo di prevenzione e cura.
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