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Assistere alla fine della vita
La morte e il lutto
L’evento della morte è caratterizzato da una serie di precisi segni che si ritrovano nell’imminenza del decesso.
- Il polso diventa rapido, alcune volte irregolare, difficilmente reperibile in periferia (polsi).
- La pressione del sangue diminuisce fino a quando non è più possibile rilevarla.
- Il respiro diventa affannoso e rapido.
- Le estremità si presentano molto fredde.
- Sulle gambe e sulle braccia, così come sul corpo, compaiono delle striature violacee (marezzature), segno che la circolazione è ridotta ai minimi termini.
- La pelle può essere sudata e fredda.
- La coscienza è alterata, si manifestano confusione, sonnolenza, in alcuni casi il coma.
Dopo la morte del proprio caro emergono sentimenti molto forti: disperazione, sensazione di libertà nel vedere che la persona finalmente non soffre più, solitudine. Le persone reagiscono in modo differente al dolore, c’è chi si chiude, chi si dispera, chi preferisce distruggere tutto ciò che trova a portata di mano. La separazione con la persona amata è definitiva.
Dopo il funerale comincia un periodo fatto di stanchezza, crollo emotivo, esaurimento delle forze: tutto ciò è assolutamente normale. Si va alla ricerca di qualcosa che ricordi la persona: abiti, foto, filmati. Tutto ciò che è in casa evocherà sempre qualche ricordo.
Ove possibile il riposo e la tranquillità, uniti ai ritmi scanditi della giornata, sono la migliore medicina. È necessario ritrovare la normalità che è andata perduta durante il periodo della malattia; è il momento di pensare a se stessi e ai propri cari. È importante sapere che con il tempo questo dolore totale tenderà a scomparire, anche se saranno necessari parecchi mesi o anni. In linea di massima, dopo due anni il dolore non compare più prepotentemente come prima quando si pensa al defunto. La psiche delle persone rimaste cerca in tutti i modi di investire le energie in altri affetti; la vita va avanti, anche se in talune persone si possono manifestare sentimenti colpevolizzanti nel sentire sbiadire l’affetto. Esiste anche un lutto patologico in cui la persona non riesce a superare il dolore della separazione e continua a restare ferma nel passato. In questi casi è bene farsi aiutare da un professionista a rimuovere il blocco psichico che impedisce di proseguire nel cammino dell’esistenza terrena.
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