Fuoriuscita di una piccola parte del contenuto addominale attraverso la parete dell’addome.
L’ernia è costituita tanto dal “sacco erniario”, formato dalla porzione del peritoneo che sporge al di fuori dell’addome, la cui base prende il nome di colletto, quanto dal suo contenuto viscerale (frammenti di omento, di intestino, talvolta di colon e in via eccezionale l’appendice o l’ovaio).
Tipi di ernia
Le ernie si distinguono in base alla loro localizzazione.
Ernia crurale Più frequente nella donna obesa, è caratterizzata da una piccola sporgenza a livello dell’inguine, nella zona sottostante l’arcata in cui l’arteria e la vena femorali passano dall’addome alla coscia.
Ernia inguinale Frequente soprattutto negli uomini, è localizzata nella regione inguinale, sopra il pube. L’ernia detta diretta o acquisita è imputabile a un indebolimento della parete muscolare, a sua volta dovuto all’età avanzata o alla denutrizione; è favorita dall’obesità e può essere indotta da uno sforzo. L’ernia congenita, detta obliqua esterna, si osserva a tutte le età, anche nei primi mesi di vita, ed è dovuta alla persistenza o all’obliterazione parziale del dotto peritoneo vaginale (estroflessione del peritoneo che ricopre l’interno della cavità addominale), che nel maschio accompagna il testicolo nella sua discesa verso lo scroto e, nella femmina, forma il legamento rotondo dell’utero verso le grandi labbra. Nell’uomo, talvolta l’ernia scende nello scroto, e in tal caso viene detta inguinoscrotale.
Ernia ombelicale dell’adulto Frequente nelle donne e nei soggetti obesi, si manifesta con una sporgenza spesso voluminosa a livello dell’ombelico, formata da una porzione di intestino.
Nel bambino è in genere piccola e tende a scomparire spontaneamente.
Sintomi e segni
L’ernia forma una tumefazione più o meno voluminosa sulla parete dell’addome, nella regione inguinale; può essere appena visibile o sporgere solo in alcuni momenti. Esce o aumenta di volume quando la pressione addominale cresce (per esempio con la tosse); è riducibile, è cioè facile farla rientrare, è morbida al tatto e nella maggior parte dei casi indolore. L’ernia rischia tuttavia di complicarsi all’improvviso a causa di uno strozzamento; se è formata da un frammento di intestino, la compressione di tessuti e vasi a livello del colletto può provocare un’ostruzione intestinale (blocco del transito, vomito, gonfiore). In tal caso l’ernia risulta sporgente in permanenza, dolorosa e non più riducibile, e rimane dura e sensibile alla palpazione, segni cui si aggiungono quelli di un’ostruzione intestinale (vomito degli alimenti, poi di bile verdastra, gonfiore, mancata emissione delle feci).
Trattamento
I cinti erniari sono poco o per nulla efficaci. L’intervento chirurgico (erniorrafia) è l’unico trattamento dell’ernia.