Tatto
Uno dei cinque sensi (oltre al tatto, vista, udito, olfatto, gusto). Per mezzo del tatto, si ricevono le informazioni sull’ambiente tramite contatto cutaneo diretto. I recettori del tatto sono minuscoli organi sensoriali situati nell’epidermide, grazie ai quali le informazioni nervose vengono trasmette dall’esterno al cervello.
Esami
L’esame della buona qualità del tatto passa attraverso l’analisi delle sue diverse modalità: la sensibilità tattile è verificata per mezzo di un contatto leggero (per esempio mediante cotone), la sensibilità termica mediante il contatto con oggetti più o meno caldi o freddi, la sensibilità al dolore tramite la percezione di sollecitazioni quali un pizzicotto o una puntura.
Patologie
Le alterazioni del tatto si distinguono in quantitative, parziali (ipoestesia, iperestesia) o totali (anestesia), e qualitative (disestesia). Si riscontrano in caso di patologie dei nervi periferici (anestesia per sezione di un nervo, nevralgia sciatica o dentale) o degli organi centrali del sistema nervoso (midollo spinale, cervello). A seconda della regione interessata, è possibile identificare la causa: traumatica, tossica (alcolismo), metabolica (diabete), infiammatoria. La prognosi dipende dall’origine della patologia; anche in caso di recupero, però, persiste spesso una piccola alterazione della qualità della percezione sensitiva, in particolare quando vengono lese le zone del tatto fine (polpastrelli).
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