Tetania
Stato patologico caratterizzato da crisi di contrazioni muscolari.
Cause
La tetania può assumere due forme. La prima, più rara, è imputabile a una diminuzione della concentrazione di calcio nel sangue (ipocalcemia), come nei rari casi di ipoparatiroidismo, ma anche a una diminuzione del magnesio o del potassio (ipokaliemia), oppure a un’alcalosi (eccesso di basi) nell’organismo. La seconda forma di tetania, più frequente, detta comunemente spasmofilia o tetania normocalcemica, non ha causa precisa. È favorita dagli stati ansiosi.
Sintomi e segni
La tetania comprende crisi episodiche e sintomi permanenti, ma uno di questi due elementi può risultare attenuato o assente. Le crisi tetaniche, frequenti, sono caratterizzate da contratture muscolari (contrazioni forti e prolungate) delle mani (dita chiuse a cono), a volte dei piedi, più raramente del volto. Il segno di Trousseau, caratteristico, associa crampi della mano e irrigidimento delle dita, che si chiudono a “mano da ostetrico”. Il malato lamenta nello stesso tempo formicolii delle mani, dei piedi e attorno alla bocca. Crisi gravi si osservano unicamente nelle forme dovute a ipocalcemia; in esse il rischio è legato allo spasmo della laringe, che provoca difficoltà respiratoria acuta. La spasmofilia è sempre benigna: le crisi, meno accentuate, si limitano a una sensazione di malessere e a qualche formicolio; inoltre, hanno tendenza ad attenuarsi con l’età. Durante la crisi, che cessa spontaneamente, non si ha perdita di conoscenza. I sintomi permanenti, che persistono tra una crisi e l’altra, sono crampi, formicolii, ansia, insonnia o senso di stanchezza.
Diagnosi
La percussione del nervo facciale vicino all’angolo della mandibola può provocare una contrazione delle labbra. L’applicazione di un laccio emostatico al braccio può scatenare il segno di Trousseau (accesso di contrattura). Se il dosaggio del calcio ematico non rivela un deficit, è probabile che si tratti di una spasmofilia.
Trattamento
Dipende dalla forma di tetania. La forma dovuta a ipocalcemia viene trattata con un’iniezione di calcio, seguita da somministrazione orale di calcio e vitamina D. Per la spasmofilia si prescrivono talvolta calcio, magnesio o vitamina D, eventualmente in associazione, benché non vi sia alcuna prova scientifica dell’efficacia di questo trattamento. Si raccomanda talvolta di respirare in un sacchetto di plastica quando la crisi comincia, tenendo l’apertura applicata il più a lungo possibile intorno alla bocca, in modo da evitare l’iperventilazione. Come trattamento di base, possono essere ugualmente indicate una psicoterapia o la somministrazione di un ansiolitico.
Cerca in Medicina A-Z