Assistere un familiare
Assistere gli anziani
Stato delle funzioni e scale di valutazione
Le principali scale di valutazione mirano a indagare le differenti capacità nelle abitudini di vita quotidiana, il ruolo sociale e le abilità nell’effettuare differenti attività più o meno complesse. La possibilità di quantificare con un punteggio i test somministrati, consente di svolgere comparazioni nel tempo e di classificare la disabilità. Le scale contemplano e analizzano le attività di base, quelle strumentali e quelle avanzate della vita quotidiana.
Per attività di base si intendono tutte quelle azioni compiute per il soddisfacimento dei bisogni primari, come mangiare, muoversi ecc.
Le attività strumentali comprendono la capacità di utilizzare le tecnologie rinvenibili nelle abitazioni (telefono, lavatrice) o di gestire correttamente il denaro, prendere l’autobus, ossia il grado di partecipazione della persona al contesto sociale.
Infine, le attività avanzate sono quelle azioni che hanno un risvolto sulla qualità della vita della persona (per esempio coltivare degli hobby).
Per questioni di complessità, verranno analizzate solo le principali scale che possono contribuire a chiarire alcuni aspetti dell’assistenza, mentre le scale più complesse e meno utili sotto il profilo dell’assistenza non saranno trattate. Tali strumenti sono applicabili anche in ambito domiciliare da persone non “addette ai lavori”. Le principali scale di valutazione per le attività di base (in inglese ADL, Activities of Daily Living) sono: la Katz ADL scale e la Barthel index. Verrà analizzata solo la prima perché più semplice e comune. La Katz ADL scale valuta l’abilità del soggetto nello svolgimento di 6 funzioni principali:
- fare il bagno nella vasca o doccia
- vestirsi
- andare in bagno
- muoversi autonomamente
- controllare gli sfinteri
- alimentarsi.
nell’interpretazione del punteggio finale 0 corrisponde alla totale autonomia, 6 alla completa dipendenza.
Queste semplici valutazioni e i relativi punteggi forniscono un quadro rapido dell’autonomia del soggetto e, se interpretate regolarmente, possono fornire indicazioni sul grado di peggioramento o miglioramento.
Le principali scale di valutazione per le attività strumentali della vita quotidiana sono la IADL (Instrumental activities of daily living) e la PPT (Physical performance test).
La IADL valuta il livello di autosufficienza della persona in relazione a 8 attività strumentali indispensabili all’autonomia:
- capacità di usare il telefono
- fare acquisti
- preparare il cibo
- governare la casa
- tenere pulita la biancheria
- servirsi dei mezzi di trasporto
- prendere i medicinali in modo responsabile
- maneggiare il denaro.
Il soggetto è autonomo se realizza un punteggio minimo di 6. Per i maschi il punteggio varia da 0 (dipendenza completa) a 5 (totale indipendenza), in relazione al fatto che alcune delle attività indicate vengono svolte prevalentemente dalle donne. Per le donne il punteggio varia da 0 (dipendenza) a 8 (indipendenza). Alcune attività possono non essere mai state svolte e quindi si deve barrare la casella NA (non applicabile). Questi due strumenti di indagine forniscono importantissimi elementi di analisi delle funzioni alterate, sia che si tratti dei bisogni fondamentali sia di quelle attività necessarie per vivere autonomamente al proprio domicilio senza un’assistenza esterna.
Nella valutazione delle ADL (bisogni di base) e nella IADL (attività strutturali) esistono una componente di indagine oggettiva e una soggettiva: compiere un test e valutare il risultato è un’indagine oggettiva, farsi raccontare da un parente alcune dinamiche è un’analisi soggettiva (cioè suscettibile di errori). Quando si vuole controllare un soggetto e le sue relative funzioni, sarebbe bene che tale procedura fosse svolta da una persona che non conosce l’individuo in questione e dunque non risulta influenzabile, per ridurre al minimo l’impatto della componente soggettiva. Interpretare correttamente i risultati è fondamentale per fornire al paziente l’assistenza di cui ha più bisogno.
Valutazione delle funzioni cognitive
Questo tipo di analisi è indispensabile per capire se l’anziano ha perso capacità di linguaggio, memoria e orientamento. Il test più utilizzato è il Mini-Mental state examination (MMSE), ma esiste anche un questionario breve per la valutazione dello stato mentale chiamato Short portable mental status questionnaire (SPMSQ) che raggruppa 10 domande.
Questo semplice test è influenzato dal grado di scolarità e istruzione.
Si è già parlato nei capitoli precedenti delle scale per la valutazione del rischio di cadute (Tinetti) e di ulcere da pressione (Norton).
Alcune considerazioni sulle scale di valutazione
Questi se mplici test si possono compiere per verificare se le preoccupazioni nutrite in merito a un anziano siano fondate o meno.
Se non si è sicuri di aver eseguito nel modo corretto i test, chiedere al medico o all’infermiere: giungere a conclusioni affrettate senza la dovuta perizia è un errore che può alimentare la sospettosità di tutti.
Se ci si accorge che i dubbi hanno un fondamento reale, è possibile chiedere un appuntamento al medico curante e pianificare insieme a lui eventuali interventi.
Questi strumenti non servono a fare diagnosi di demenza o altre patologie a meno che non siano utilizzati da personale medico o paramedico qualificato.
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