Vegetariani -La motivazione salutista al vegetarianesimo
La motivazione salutista considera una dieta basata sul vegetale come la più fisiologica e la più adeguata per mantenere un buono stato di salute dalla nascita alla tarda età. Ricerche condotte dagli anni sessanta del Novecento a oggi indicano che una dieta vegetariana non solo può essere adeguata per tutte le età della vita, se si pone una sufficiente cura nella scelta degli alimenti, ma contribuisce a ridurre il rischio per numerose patologie croniche degenerative tipiche del mondo occidentale industrializzato, quali l’ipertensione arteriosa, il diabete mellito, la cardiopatia ischemica, l’ictus cerebrale, l’obesità, l’osteoporosi, le malattie degenerative del sistema nervoso centrale (demenza senile, depressione, invecchiamento precoce), alcuni tipi di tumore (colon-retto, mammella, prostata), l’artrosi, la calcolosi della colecisti, l’insufficienza renale cronica, l’ipercolesterolemia, l’aterosclerosi e l’arteriosclerosi senile.
Tale riduzione di rischio della dieta basata sul “vegetale” è collegata a una maggiore assunzione di sostanze antiossidanti e alcalinizzanti e una ridotta introduzione di nutrienti che favoriscono, per contro, l’infiammazione e l’acidificazione, ossia le proteine di origine animale, i grassi saturi e gli zuccheri “semplici”, tipici della dieta basata sul cibo animale.
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