Traccia
- Caratteristica del campo percettivo che consente di riconoscere e discriminare uno stimolo particolare.
- Segnali ricevuti dall’organismo a partire dall’ambiente, solitamente non nel pieno centro dell’attenzione, che guidano o controllano risposte seriate apprese precedentemente per raggiungere alcuni obiettivi.
3. Nello studio delle radiazioni, una serie lineare di goccioline o particelle che sono diventate visibili, spesso su una lastra fotografica per azione di ioni specifici nella scia di fotoni, neutroni, protoni che l’attraversano o di altre particelle ionizzanti. Tracce di questo tipo in una camera oscura sono state di enorme importanza durante le prime ricerche effettuate nel campo della radioattività.
Traccia di ionizzazione Scia di ioni accoppiati che una particella ionizzante lascia quando si muove attraverso la materia.
Traccia mnemonica Ipotizzato cambiamento permanente nel tessuto neurale dovuto a un’esperienza, cioè a un’eccitazione transitoria in risposta a un’attività. La traccia che permane nel tessuto cerebrale, che si presume sia la forma di un’alterazione fisiologica, costituisce la base della memoria e viene detta anche engramma.
Tracce della distanza Quegli aspetti della stimolazione sensitiva dell’occhio o dell’orecchio che consentono una percezione della distanza relativa della fonte dello stimolo, solitamente lontana venti piedi o più (13 m). Per i suoni, queste tracce consistono in intensità relative o nelle differenze temporali delle onde sonore che raggiungono l’apparato acustico. Per la vista, le tracce della distanza comprendono alcuni aspetti come la sovrapposizione degli oggetti, la prospettiva, la luce e l’ombra.
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