Rettoscopia
Esame che permette l’esplorazione visiva delle pareti del retto.
Indicazioni
La rettoscopia ha varie indicazioni: dolori anorettali, emorroidi, emorragie rettali, disturbi del transito intestinale.
Tecnica L’esame consiste nell’introdurre nel retto attraverso l’ano un endoscopio rigido, il rettoscopio (tubo lungo 25 cm e del diametro di 1,5 cm, munito di un sistema ottico), che consente all’occorrenza di procedere a biopsie (prelievi di tessuto rettale).
Preparazione e svolgimento La sera precedente l’esame il paziente deve praticare un clistere. Un paio di ore prima della rettoscopia ne effettua un secondo, in modo che il retto sia vuoto e pulito. Non è necessario essere a digiuno. L’indagine si pratica senza anestesia, con il soggetto in posizione genupettorale (in ginocchio, con i gomiti appoggiati al tavolo, la testa bassa). Dopo l’osservazione dell’ano, seguita dall’esplorazione anale e rettale con un dito guantato e lubrificato, il medico introduce il rettoscopio, anch’esso lubrificato, nel canale anale e lo sospinge nel retto. La rettoscopia dura qualche minuto, non è dolorosa e non comporta effetti secondari.
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