Primo Soccorso

Problemi genito-urinari
Cosa fare
Devono recarsi immediatamente al Pronto soccorso tutti i pazienti con dolore toracico che presentino una (o più) delle seguenti manifestazioni di instabilità circolatoria: respiro affannoso; cute pallida e sudata; cianosi; cute marezzata; perdita di coscienza improvvisa (sincope); stato confusionale; profonda astenia (per esempio difficoltà a vestirsi o ad alzarsi dal letto). Analogo provvedimento è consigliabile per i soggetti ad alto rischio di ischemia miocardica, ossia, quelli con malattie coronariche già diagnosticate (precedente infarto miocardico, angina pectoris), con diabete mellito o con numerosi fattori di rischio cardiovascolare (fumo di sigaretta, ipercolesterolemia, ipertensione arteriosa, obesità, parenti di primo grado con infarto miocardico in giovane età ecc.), specialmente in età avanzata (maschi oltre i 50 anni, femmine dopo la menopausa). Infine, è prudente una valutazione in Pronto soccorso anche per chi, nel corso della propria vita, abbia già avuto un pneumotorace, una pericardite o un’embolia polmonare (in questi casi può esistere il rischio di una recidiva).
Considerata la possibile rapidità di evoluzione del quadro clinico, per i pazienti con manifestazioni di instabilità circolatoria va sempre richiesto l’intervento del sistema di emergenza territoriale 118, onde garantire che il trasferimento verso l’ospedale venga assistito da un medico capace di procedere, se necessario, al massaggio cardiaco e all’intubazione endotracheale con ventilazione meccanica.
In assenza delle condizioni sopra riportate, i dolori toracici scatenati o aumentati dall’inspirazione richiedono una valutazione in tempi brevi (entro 24 ore) da parte del medico di famiglia (per il sospetto di una malattia pleurica o pericardica), così come i dolori che compaiono solo sotto sforzo e regrediscono a riposo (sospetta angina pectoris stabile).
A parte la decisione sull’opportunità di un giudizio medico immediato, l’unico intervento attuabile a domicilio di fronte a un dolore toracico è la somministrazione di un farmaco antianginoso a effetto immediato (nitroglicerina, isosorbide dinitrato) ai pazienti cui il medico lo abbia prescritto “al bisogno” per una cardiopatia ichemica già accertata. In questi casi è di fondamentale importanza valutare e riferire al medico il tempo di effetto del medicinale: nell’angina pectoris il dolore migliora entro pochi minuti; se il miglioramento è più tardivo (per esempio dopo 10 minuti o più) è improbabile che sia merito del farmaco; se non migliora affatto, il dolore potrebbe non essere anginoso; ma in questo caso attenzione: le forme più temibili di cardiopatia ischemica (l’infarto miocardico acuto e l’angina instabile) spesso rispondono a questi farmaci solo se sono somministrati per via endovenosa a dosi molto più elevate. Il mancato miglioramento non esclude quindi una malattia coronaria seria!
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