Naturopatia
Naturopatia
La naturopatia è un’interdisciplina in cui si possono distinguere varie aree e materie, più indirizzi che utilizzano strumenti differenti convergenti su un intento comune, quello di promuovere la salute dell’individuo e migliorarne lo stato: all’interno di queste aree ci sono materie condivise da tutti e altre caratteristiche solo di alcune scuole.
La naturopatia interviene nell’ambito dell’educazione, della prevenzione e del benessere della persona; opera con un approccio multimodale, valutando la costituzione e le abitudini dell’individuo in relazione allo spazio e alla realtà sociale in cui vive e agisce; fornisce informazioni specifiche e di carattere generale sui principi dell’alimentazione naturale, le tecniche di igienistica, l’attività fisica, le tecniche di rilassamento e di respirazione e su tutto ciò che concorre a un adeguato stile di vita; a tale scopo utilizza più tecniche integrate tra loro.
Benché il nome sia recente, la naturopatia è sempre esistita: l’essere umano vive, si ammala e può essere curato nel corpo, nei sentimenti, nella mente e nell’anima. Il punto in comune tra i vari indirizzi tuttora esistenti è il considerare l’essere umano come un’unità di coscienza in cui esistono differenti piani. L’alterazione dell’equilibrio tra le sfere fisica, psichica ed energetica può generare sofferenza, ma se tali sfere ricevono la corretta attenzione, le donne e gli uomini possono non soltanto migliorare e mantenere lo stato di salute, ma anche realizzarsi come persone ed evolvere nel corso della loro vita.
La naturopatia ha dunque una triplice funzione: preventiva, educativa e di promozione della salute individuale, sociale e ambientale: il naturopata ha il compito di aiutare le persone a mantenere o ristabilire un equilibrio fisico, psichico, energetico, valutando la costituzione, la disposizione, la personalità, l’integrazione nel proprio ambiente sociale e l’autorealizzazione.
Storia
Il termine naturopatia è piuttosto recente: il primo a usarlo fu John Sheel, medico di New York, ma l’interpretazione etimologica più condivisa è quella fornita da Benedict Lust (Michelbach, Germania 1872-1945) nel 1902 e derivante dall’inglese nature’s path (“il sentiero della natura”). Lust riteneva, infatti, che ricorrere a tutto ciò che la natura mette a disposizione fosse l’unico modo per intraprendere un cammino verso la completa salute dell’uomo.
Se il termine è recente, le pratiche sono antichissime e impiegate da tempo immemorabile tanto in Oriente quanto in Occidente.
L’Oriente ha sviluppato due grandi tradizioni, quella cinese e quella indiana (note come Medicina tradizionale cinese e Ayurveda, entrambe basate su un forte fondamento filosofico di tipo olistico e costituite sia da pratiche per mantenersi in buona salute (dietetica, reflessologia, ginnastiche dolci ecc.) sia da pratiche strettamente mediche (agopuntura, fitoterapia ecc.); la naturopatia, per ovvie ragioni, è interessata solo alle pratiche di prevenzione delle patologie e in particolare alla visione della realtà che è loro sottesa, in cui si considerano strettamente interdipendenti le stagioni, i colori, i sapori, gli stati mentali, gli organi, i tessuti e ogni parte del corpo e della natura: tale concezione diviene bagaglio culturale fondante della naturopatia.
Nell’area mediterranea approcci simili sono stati quelli adottati nella tradizione egizia e in quella ippocratica: l’uomo è parte del contesto naturale che lo accoglie e va curato nella relazione con esso. La dottrina ippocratica fu poi ripresa dalla Scuola salernitana, che si sviluppò nel IX secolo nei monasteri della zona ed ebbe il suo apice nel XII secolo, caratterizzandosi per l’occuparsi non solo dei malati ma anche dei soggetti sani, appunto secondo il motto ippocratico “è bene guidare i sani”; nello stesso periodo la monaca benedettina Hildegard von Bingen praticò la naturopatia e scrisse moltissime opere che oggi sono cardine di tale formazione.
In tempi più recenti operarono personalità di rilievo come Sebastian Kneipp (1824-1897), il quale si dedicò soprattutto allo studio e alla pratica dell’uso dell’acqua attraverso bagni, docce, spugnature e getti per tonificare e detossificare il corpo.