Naturopatia
Naturopatia
Naturopatia solo per le persone sane?
Anche i soggetti affetti da una patologia hanno parti e meccanismi sani, dunque la naturopatia ha uno spazio di intervento che non ostacola, e anzi potrebbe agevolare, le cure mediche. Il naturopata aiuta tutte le persone che a lui si rivolgono a essere partecipi della propria vita, in qualunque stato di salute esse si trovino, agendo su quattro principi: accettazione, comprensione, motivazione e fiducia. Accettare la propria condizione è il primo passo per assumere un ruolo attivo nel modificarla. Comprendere la propria condizione può essere un’occasione di crescita, anche se dolorosa, e inoltre elimina quelle resistenze che rendono più difficile il processo di guarigione: comprendere significa non rifiutare niente di sé. Dopo aver accettato e compreso è importante che le persone abbiano un motivo per guarire: tale motivazione, sia essa l’avere qualcuno a casa che ci aspetta, un progetto, un sogno da realizzare, l’orto da innaffiare perché dia il suo frutto o qualunque altra cosa, sarà una spinta fortissima alla guarigione.
L’ultimo principio riguarda infine la fiducia nelle proprie possibilità e nella competenza dei medici e infermieri che si prendono cura di noi, elemento che migliora l’alleanza terapeutica necessaria per buon risultato: aderire con partecipazione e fiducia alle prescrizioni e indicazioni del medico ci fa sentire complici del progetto che ci riguarda.
Tutto questo migliora l’effetto placebo (Placebo Domino in regione vivorum, salmo 114, Geremia, “sarò gradito a Dio nel mondo dei vivi”). Tale effetto è spesso presentato come prova di inefficacia di un farmaco o altro trattamento, ma in realtà costituisce una grande risorsa della mente che, soddisfatta nelle sue richieste, riesce a instaurare meccanismi di autoguarigione ed elimina le resistenze verso le terapie; allo stesso modo essa potrebbe instaurare meccanismi tali da renderci “non graditi a Dio nel mondo dei vivi”, e quindi generare il cosiddetto effetto displicebo con rifiuto, incomprensione, demotivazione e dubbio nei confronti delle terapie proposte. L’effetto displicebo è potente quanto l’effetto placebo.
Accettazione, comprensione, motivazione e fiducia fanno parte del risultato che il naturopata, con il suo sapere, cerca insieme alla persona che a lui si è rivolta: una persona malata che abbia nel suo bagaglio questo percorso, ha più chances nel cammino verso la guarigione. Una disciplina come la naturopatia, antica e nuova, filosofica e scientifica, materiale e spirituale, può rappresentare uno strumento molto efficace se viene vissuta come un allargamento delle competenze sulla salute.