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Ausili antidecubito
Materassi e sovramaterassiI materassi antidecubito vengono utilizzati per ridurre il rischio di insorgenza delle piaghe da decubito, ma purtroppo non possono azzerarlo.
Quando il malato viene considerato a rischio (vedi indice di Norton) si posiziona un materasso o un sovramaterasso in grado di diminuire la pressione tra il piano del letto e la persona (pressione d’interfaccia). È opinione molto diffusa, ma erronea, che la superficie utilizzata sia in grado di prevenire le lesioni, in realtà nessun materasso è in grado di azzerare l’effetto della gravità. I presidi in commercio possono solo attenuare le forze che producono il guasto cutaneo, la vera prevenzione si effettua attraverso i cambi di postura, cioè girando il malato ogni due ore circa. Questi interventi sono determinanti per prevenire le piaghe.
Le superfici per lo scarico della pressione devono essere impiegate quando il rischio è accertato.
Prima di ricorrere a sistemi sofisticati, è necessario possedere un buon materasso in poliuretano (gommapiuma) con un’altezza minima di 10 cm, meglio ancora se l’altezza è compresa tra 16 e 20 cm. Tutte le superfici devono accogliere e sostenere il peso del paziente senza che questi tocchi il fondo del letto. Infilando una mano sotto il materasso, le dita devono potersi muovere verso l’alto senza toccare i corpo dell’ammalato.
Un cenno rapido a un presidio largamente utilizzato: il vello di pecora. Capita spesso di vedere i malati a letto sdraiati sopra un “tappetino peloso”, magari su consiglio del vicino di casa che lo usava con la madre; tale sistema casalingo non ha nessuna valenza scientifica, anzi l’utilizzo del vello di pecora è sconsigliato perché ha il potere di aumentare il calore locale e di trattenere i batteri, inoltre è difficilmente lavabile. I materassi antidecubito statici mantengono inalterate le loro caratteristiche e non sono alimentati dalla rete elettrica. La trama del materasso è costituita da formazioni cubiche di poliuretano assemblate. Esistono tipi di poliuretano che si modificano con il calore del corpo chiamati termosensibili o viscoelastici. I sistemi dinamici, invece, modificano le loro caratteristiche e sono alimentati dall’energia elettrica. Non sono molto graditi dai malati in quanto sono rumorosi e muovendosi disturbano il sonno. I principali funzionano a pressione alternata, un compressore gonfia e sgonfia in modo regolare le celle che lo costituiscono. Deve essere fatta una precisazione importante per evitare confusione: molte volte il termine materasso viene impiegato impropriamente, i principali sistemi di scarico che si vedono a casa degli ammalati sono sovramaterassi. Tutti i sistemi dinamici non devono essere rimboccati dalle lenzuola in quanto se ne vanifica l’effetto, meglio utilizzare un lenzuolo unico steso sopra al sovramaterasso.
Sistemi più complessi sono rinvenibili negli ospedali.
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